Bibbia e letteratura italiana
Presso il complesso di San Cristo dei Saveriani si tiene un convegno per il decennale della prima uscita dell'opera diretta da Pietro Gibellini: La Bibbia nella letteratura italiana. Sarà un approfondimento sul tema della presenza della tradizione biblica nella letteratura europea
Venerdì 15 e sabato 16 marzo il complesso di San Cristo dei Saveriani a Brescia (via Piamarta 9), ospita un convegno di studi sulla presenza della tradizione biblica nella cultura europea dal titolo "Bibbia e letteratura italiana. Ragioni di un’opera".
Venerdì 15 marzo il convegno prende avvio con una sessione mattutina dedicata al rapporto tra tradizione biblica e tradizione letteraria, presieduta e introdotta da Flavio Dalla Vecchia. Pietro Gibellini, docente di Letteratura italiana a Ca’ Foscari, apre i lavori inquadrandone le questioni fondamentali con un intervento dal titolo "La Bibbia nella letteratura italiana: uno sguardo d’insieme". Quindi Paolo Lucca, docente di ebraico a Ca’ Foscari e specialista delle versioni armena e greca del Primo Testamento, propone una panoramica delle tante versioni ed edizioni della Bibbia nel corso dei millenni della sua storia prima ebraica e poi cristiana. Infine Ennio Ferraglio, direttore della Biblioteca Queriniana e studioso di storia del libro e di cultura religiosa del Cinquecento, presenta alcune edizioni della Bibbia in volgare nella prima età moderna. Il convegno approfondisce quindi aspetti relativi alla Bibbia intesa come "Un codice per la cultura europea", titolo della sessione pomeridiana di venerdì 15 marzo, presieduta e introdotta da Giacomo Canobbio.
Sono radunati attorno a una riflessione comune tre specialisti di letteratura e arti visive. Lina Bolzoni, docente di Letteratura italiana alla Scuola Normale di Pisa e accademica dei Lincei, interviene sui Frammenti biblici per ammonire e autorappresentarsi (Ariosto e Montaigne). Seguono le riflessioni di uno storico dell’arte come Giandomenico Romanelli, direttore dei Musei Civici di Venezia. Quindi Franco Suitner, docente di Letteratura italiana all’Università Roma Tre, chiude la sessione con un intervento dedicato alla presenza della figura mariana nella poesia del Medioevo. Conclude la prima giornata di studi Elisabetta Selmi dell’Università di Padova, specialista, tra l’altro, di letteratura religiosa e dei rapporti fra letteratura e immagine. Al termine dei lavori di venerdì 15 marzo è proposta una visita guidata alla chiesa di San Cristo condotta da Sara Lombardi e un concerto d’organo di Valerio Jonathan Franceschini.
Sabato 16 marzo mattina il convegno prevede tre affondi sul rapporto tra Testo letterario e sottotesto biblico, con altrettanti interventi dedicati a grandi autori della nostra letteratura. Di Dante e la Bibbia parla Piero Boitani, docente di Letterature comparate alla Sapienza di Roma e all’USI di Lugano, accademico dei Lincei e premio Balzan 2017. Il radicamento nei testi biblici dell’opera di Leopardi è esplorato da Laura Novati, saggista, traduttrice e consulente di importanti case editrici. Sul rapporto tra Primo Levi e la Bibbia riflette infine Giovanni Tesio, docente di Letteratura italiana all’Università del Piemonte Orientale, critico militante e scrittore. Propone alcune considerazioni conclusive al termine del convegno di studi Pietro Gibellini.
Venerdì 15 marzo | 9.30-12.30 e 14:00-18:00; Sabato 16 marzo | 9.30-12.30
L’ingresso è libero, è gradita l’iscrizione.