Armi nucleari: in vigore il Trattato
Oggi, 22 gennaio, entra in vigore il Trattato sulla proibizione delle Armi nucleari che non è ancora stato sottoscritto dall'Italia.
Anche la Diocesi di Brescia nei giorni scorsi ha aderito alla campagna "Italia ripensaci" per chiedere l'adesione del governo italiano. Sul nostro territorio sono state raccolte più di 7mila cartoline con il coilvolgimento di Comuni, associazioni (Acli, Opal, Pax Christi...), gruppi parrocchiali e privati cittadini.
Per quanto riguarda Brescia, il sindaco Emilio Del Bono e il presidente del consiglio Roberto Cammarata, a nome dell’amministrazione comunale, proseguono nell’azione di sostegno alla Campagna “Italia, ripensaci” affinché anche il nostro paese ratifichi e recepisca le prescrizioni del Trattato che dichiara illegali gli arsenali nucleari.
Oggi alle 12.30, in diretta sui canali streaming della Rete italiana pace e disarmo, dal piazzale dell'aerobase militare di Ghedi in programma un'iniziativa di sensibilizzazione per festeggiare l'entrata in vigore del Trattato (51 gli Stati aderenti tra cui il Vaticano).
Nel mese di gennaio si è mosso nuovamente anche il mondo cattolico bresciano con alcuni laici impegnati (Angelo Onger, Andrea Franchini, Anna Scalori, Anselmo Palini, Dante Mantovani, Giorgio Zubani, Giuliana Sberna, Luigi Manfè, Mauro Scaroni, Rosalba Panaro e Urbano Gerola), sacerdoti (don Alfredo Scaratti, don Fabio Corazzina, don Gabriele Scalmana, don Umberto Dell'Aversana) e religiosi (padre Girolamo Miante e padre Mario Menin).
Con una lettera, al quale si può aderire, i promotori chiedono al mondo politico locale e nazionale di attivarsi affinché: l'Italia ratifichi il Trattato Onu di proibizione delle Armi Nucleari; dal territorio del nostro Paese siano eliminate tutte le armi nucleari che vi sono stanziate; siano sospesi i lavori di ampliamento della base di Ghedi.
Le adesioni al documento possono essere inviate a palini.anselmo@gmail.com o a famigliafranchini@gmail.com.
Secondo un recente sondaggio pubblicato dalla Campagna "Italia Ripensaci" promossa da Ican, il 74% degli italiani vorrebbe rimuovere da Ghedi e da Aviano le testate nucleari americane; solo il 9% le vuole mantenere.