2.500 libri di Mino donati alla Diocesi
Sabato 4 settembre, 10° anniversario della morte di Mino Martinazzoli, la Biblioteca diocesana Luciano Monari inaugura il fondo librario a lui dedicato
La mitezza della politica. Mino Martinazzoli ripeteva spesso questo concetto, che oggi può sembrare fuori dal linguaggio e dai costumi dell’uomo contemporaneo dove, spesso, chi alza la voce ha la meglio. Come sottolineò il presidente della Repubblica Mattarella in occasione della visita a Brescia, nel 2016, per la commemorazione del Senatore, “la politica mite non è affatto una politica debole, al contrario è propria di chi, convinto della forza e del valore delle proprie opinioni, non teme di confrontarle con quelle degli altri e non pretende di imporgliele. È questo l’atteggiamento che induce ancora una volta alla coesione, a trovare sempre, con forza, le ragioni che uniscono piuttosto che quelle che separano e dividono”. Martinazzoli è un faro ancora per molti. Per confrontarsi con gli altri non in maniera strumentale o pregiudiziale bisogna avere delle idee: era, infatti, un uomo colto che amava leggere e approfondire. E oggi le sue letture possono essere fonte di ispirazione per chi si mette a disposizione per il bene comune. Sabato 4 settembre, 10° anniversario della morte di Mino Martinazzoli (più volte ministro, parlamentare, segretario della Dc e sindaco di Brescia), la Biblioteca diocesana Luciano Monari inaugura il fondo librario a lui dedicato. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Associazione culturale Aldo Moro - Mino Martinazzoli e consiste nella presentazione al pubblico di un patrimonio di circa 2500 titoli provenienti dalla biblioteca personale di Mino Martinazzoli, donata dagli eredi alla Biblioteca diocesana.
L’evento in Biblioteca. All’evento, dopo una breve presentazione del Fondo da parte di don Mauro Cinquetti della Biblioteca diocesana, interverranno il prof. Tino Bino, che ha curato diverse pubblicazioni di Martinazzoli e amico personale del politico bresciano e il prof. Pietro Gibellini, già docente di Letteratura italiana all’Università di Venezia. I due relatori ricorderanno la figura di Martinazzoli intorno al tema “La sapienza dei limiti. Mino Martinazzoli (1931-2011)” uomo di cultura e delle istituzioni nel solco del cattolicesimo bresciano. Sarà presente e porterà il suo contributo il vescovo Pierantonio Tremolada. Mino Martinazzoli, parlando della sua passione per la lettura diceva: “La mia passione per la lettura è, forse, la spia della pedagogia (che mi è stata imposta e che mi sono imposta) dell’attenzione; leggere è stato per me un modo di crescere; leggendo ho cercato di capire cosa era accaduto agli altri uomini, quello che accadeva in giro; e ho finito per convincermi che l’equilibrio sta nella conquista del senso dei limiti” (M. Martinazzoli, Nonostante tutto. Autobiografia, Scholé, Brescia 2018, p. 84). Questo patrimonio viene ora messo a disposizione della città e degli studiosi e diviene segno permanente del contributo del politico bresciano alla sua città. La collocazione nella biblioteca diocesana sottolinea l’appartenenza di Martinazzoli all’importante filone del laicato cattolico bresciano che vede tra i suoi esponenti personalità come Giuseppe Tovini, Giorgio Montini, Vittorino Chizzolini che molto hanno contribuito allo sviluppo del pensiero sociale e politico d’ispirazione cristiana in Italia. L’evento si svolgerà alle ore 16 presso il Polo culturale diocesano di via Bollani 20 e sarà anche trasmesso in streaming sul canale YouTube del nostro settimanale.
L’incontro a Castenedolo. Alla vigilia della donazione alla biblioteca, l’associazione culturale Aldo Moro - Mino Martinazzoli propone anche una serata, a Castenedolo il 3 settembre alle 20.45, per ricordare la figura di Mino Martinazzoli attraverso le parole di Pier Ferdinando Casini e di Matteo Renzi (per i prossimi giorni si attendono ulteriori conferme sui partecipanti) e per illustrare la ristampa del libro “Il cambiamento impossibile. Biografia di uno strano democristiano” (edizioni Rubbettino) arricchito dagli interventi tra gli altri di Pierluigi Castagnetti, Marco Follini e Maria Elena Boschi; la prefazione è stata curata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, amico e compagno di viaggio di Martinazzoli nell’intensa avventura della Democrazia Cristiana.