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Berdychiv
24 ott 2024 10:38

Punto Missione: Ucraina, il supporto psicosociale

Padre Józef Kucharczyk dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi in Ucraina racconta gli interventi della Fondazione Punto Missione sul territorio

L'intervento di Punto Missione in Ucraina nasce in seguito all’attacco militare della Russia in territorio ucraino nel febbraio 2022. Dopo un primissimo intervento in emergenza a favore della popolazione ucraina tramite la distribuzione di generi di prima necessità a Berdychiv e Kiev e la costruzione di due dissalatori a Mykolaiv, su spinta dei Frati Carmelitani Scalzi, Punto Missione sostiene primariamente l’avvio di un centro di consulenza famigliare presso Monastero dei Frati Carmelitani Scalzi di Berdychiv, città a 200km da Kiev, finalizzato a sostenere psicologicamente persone e famiglie che subiscono il trauma della guerra, e secondariamente, a causa del perseverare della guerra, contribuisce a sostenere il funzionamento del Centro fisioterapico per bambini e ragazzi disabili, attivo sempre presso il Monastero di Berdychiv.

"La nostra missione è chiara: garantire alle famiglie ucraine, ed ai bambini in particolare, servizi strutturati di supporto psicosociale che, a causa della guerra, sono messi fortemente a rischio, come la riabilitazione psichica e fisioterapica e il supporto psicologico alle famiglie, con il fine di contribuire, laddove possibile, ad elevare lo stato di benessere della popolazione tramite azioni ed emozioni positive. Grazie al prezioso contributo di Punto Missione, siamo riusciti a portare avanti il nostro progetto 'Aiuto ai bambini in tempo di guerra' presso il Centro di Carità Carmel in Ucraina. Con i fondi ricevuti abbiamo potuto fare una grande differenza nella vita di tanti bambini e delle loro famiglie colpite dalla guerra” afferma Padre Józef.

Nel tempo, i fondi hanno finanziato 718 sessioni di fisioterapia e 531 sessioni con un terapista sensoriale, con risultati straordinari. I bambini hanno mostrato miglioramenti nelle abilità motorie, nella comunicazione e nella regolazione emotiva. E Un pedagogo ha organizzato 110 ore di attività con 42 bambini, offrendo lezioni di danza, teatro, arte e musica. Queste attività creative hanno contribuito a migliorare lo stato emotivo dei bambini, offrendo loro uno spazio sicuro per esprimersi e socializzare.

“Siamo stati in grado di fornire non solo assistenza pratica, ma anche un ambiente di speranza e stabilità per i più piccoli. Il vostro supporto ci ha permesso di continuare a combattere per il loro benessere e di offrire loro un futuro migliore, nonostante le difficoltà della guerra” conclude Padre Józef Kucharczyk.

Attività e laboratori hanno rappresentato per i ragazzi un’occasione per distrarsi dai problemi legati alla guerra; hanno contribuito a riattivare la loro creatività, immaginazione e fantasia; hanno favorito la comunicazione tra pari e migliorato e lo stato emotivo generale permettendo l’acquisizione di nuove conoscenze e competenze.

24 ott 2024 10:38