Natale a Slavyansk
Oggi in Ucraina si festeggia il Natale Cristiano, in dissenso con la Chiesa Ortodossa.
Questo bimbo ha perso entrambi i genitori sotto le bombe e vive con i nonni in cantina, a Slavyansk. Sullo sfondo gli arredi e le scorte alimentari.
Qualcuno gli ha portato un dono, forse oggi, forse il giorno di San Nicola.
La gioia è nei suoi occhi. Un sorriso più grande del viso per tre succhi di frutta e un album delle cornicette. Nelle sue scarpe, la sua vita. Buon Natale anche a lui.
Dovremmo far girare questa foto e il target dei destinatari si preannuncia numeroso
Il capo della Chiesa Ortodossa che predica di dare la vita per la patria pur di estirpare la mala pianta ucraina, perché il premio è andare in cielo, chi ha ucciso i civili, li ha seppelliti nelle fosse comuni, ha evirato gli uomini, stuprato le donne, trafugato i bambini, estirpato agli anziani i denti d’oro, bombardando senza pietà e senza tregua città e villaggi dove chi è sopravvissuto non ha gas ne’ energia elettrica, nè acqua , né cibo. Dove si resta dimenticati dalla vita e abbandonati dalla morte.
La lista dei destinatari è infinita e comprende gli indifferenti e gli ignavi, la peggiore categoria della stirpe umana.
Guardiamola questa foto, insieme a tutte quelle che ci raccontano la devastazione di un popolo e di una nazione e facciamoci un pensierino anche noi: questa è infanzia rubata, questi sono crimini di guerra, queste sono atrocità che ci impediscono di voltarci dall’altra parte .….se vogliamo essere chiamati persone civili. Soprattutto in questi giorni del Santo Natale e del valore che ha per noi che ci diciamo cristiani.