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Londra
di REDAZIONE 03 mar 2025 07:53

La riposta europea al vertice di Washington

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È ancora drammaticamente vivo il ricordo ancora vivido dell’attacco verbale del presidente Donald Trump e del vicepresidente JD Vance al leader ucraino Volodymyr Zelensky, nello Studio ovale, dove avrebbe dovuto concludersi un accordo di difesa per Kiev in cambio di concessioni sulle terre rare a quello che fino a poche ore prima era considerato un alleato. Nell’incontro Trump ha ribaltato evidenti verità storiche, arrivando ad accusare Zelensky, presidente (occorre ricordarlo a chi, anche in Italia, sembra esserselo scordato) di un Paese aggredito e invaso, di “giocare con la terza guerra mondiale”, aggiungendo che l’Ucraina non “ha le carte” per continuare una guerra con la Russia. Il vicepresidente Vance dal canto suo ha rinforzato il colpo accusando il presidente ucraino di ingratitudine. 

A poche ore di distanza dall’incontro della Casa Bianca, Londra ne ha ospitato un altro, di tenore completamente diverso che ha assunto contorni nuovi proprio alla luce della pessima recita di Trump e del suo vice. Il premier britannico Starmer aveva infatti invitato nella capitale del Regno Unito i leader europei per rivendicare il ruolo dell’Europa in un tavolo per la pace per mettere fine alla guerra in Ucraina. L’esito dell’incontro di Washington ha caricato di significato il vertice di Londra, dove i leader europei e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, accolti da Starmer, hanno convenuto sulla necessità di una pace "giusta" di cui l'Europa è disposta ad assumersi "il grosso del peso"; ma a patto di ritrovare l'appoggio degli Usa anche nella nuova era di Donald Trump. Il risultato si è tradotto in una nuova bozza di piano per l'Ucraina promossa da Regno Unito e Francia.

Zelensky, da parte sua, ha precisato di non voler andare oltre l'alterco con Trump, per passare a colloqui "costruttivi" sul futuro. "Se siamo costruttivi, il risultato positivo arriverà", ha affermato. Il leader ucraino ha insistito sul fatto che parlerà di nuovo con Trump se sarà "invitato a risolvere i veri problemi". Gli Stati Uniti, ha continuato, sono uno dei principali partner dell’Ucraina “e per me è una dimostrazione di rispetto essere alla Casa Bianca quando il presidente degli Stati Uniti mi invita",.

I leader europei e i vertici dell'Unione e dell'Alleanza Atlantica, a Londra hanno parlato di “momento unico per la sicurezza dell'Europa" e hanno trovato una bozza di accordo, non senza distinguo, su un piano per mettere fine ai combattimenti da discutere poi con gli Stati Uniti. "Un passo nella giusta direzione - hanno assicurato da Londra - che non vuole escludere nessuno. Ma che risponde alla necessità di agire rapidamente, in modo più agile”. Qualche perplessità, compresa quella della premier Giorgia Meloni, l’ha sollevata la proposta di Stramer e Macron, di dare vita a "una coalizione di volenterosi" che possa inviare truppe in Ucraina per occuparsi di operazioni di pace keeping.

REDAZIONE 03 mar 2025 07:53

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