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Berlino
20 gen 2020 08:09

A Berlino intesa per la pace in Libia

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Pur non incontrandosi i leader libici Al Sarraj e Haftar hanno accettato il documento messo a punto dai Paesi che hanno partecipato al summit convocato nella capitale tedesca dalla cancelliera Angela Merkel. La soddisfazione del premier Conte

Si è chiusa nella serata di ieri la Conferenza di Berlino sulla Libia. I due leader libici Fayez Sarraj e Khalifa Haftar, pur senza mai incontrarsi, hanno di fatto dato il via libera alla bozza di accordo in cinquanta cinque punti, ma che essenzialmente prevede il cessate il fuoco ne Paese nordafricano, l'embargo sulle armi, la ripresa del processo politico per arrivare a un governo unificato, riforme nel campo della sicurezza, riforme economiche, rispetto dei diritti umani. Il documento è il frutto della diplomazia di Algeria, Cina, Egitto, Francia, Germania, Italia, Russia, Turchia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito, Onu, Unione africana, Unione europea Lega araba e Usa, che hanno accolto l’invito di Angela Merkel.

"Tutti gli Stati sono d'accordo che abbiamo bisogno di una soluzione politica e che non ci sia alcuna chance per una soluzione militare - ha dichiarato la cancelleria tedesca Angela Merkel al termine della conferenza, così come riportato dall’Ansa - . Abbiamo messo a punto un piano molto ampio, tutti hanno collaborato in modo molto costruttivo, tutti sono d'accordo sul fatto che vogliamo rispettare l'embargo delle armi con maggiori controlli rispetto al passato". A Berlino, per ammissione della stessa Merkel, non tutti i problemi della Libia sono stati risolti. Quanto meno, però, pare essere stata condivisa una base comune poter procedere sul percorso di pace indicato dall’Onu.

"Ci possiamo ritenere soddisfatti perché comunque abbiamo ottenuto passi avanti", ha detto il premier Giuseppe Conte parlando con Luigi Di Maio al punto stampa dopo la Conferenza di Berlino sulla Libia. "Ne abbiamo parlato e l'Italia è disponibile ad essere in prima fila per un impegno di responsabilità anche sul monitoraggio della pace. Ovviamente dovremo passare dal Consiglio di sicurezza dell'Onu". Alla base del documento "c'è un impegno di tutti gli stakeholders, comunità internazionale compresa, ad evitare ingerenze" in Libia. Lo dice il premier Giuseppe Conte parlando al punto stampa dopo la Conferenza di Berlino.

"Tutti si sono impegnati a ritirarsi dalle interferenze negli interessi libici. È un principio che deve essere rispettato", ha sottolineato il segretario generale Onu, Antonio Guterres al termine della Conferenza di Berlino. Guterres ha espresso "profonda gratitudine per Merkel e l'iniziativa di questa conferenza, il suo impegno contribuirà alla stabilità della Libia", ha aggiunto ribadendo che "non c'è soluzione militare, lo hanno detto tutti i partecipanti. Tutti vogliamo negoziati sotto l'egida dell'Onu che portino ad una soluzione pacifica della crisi".

Di giornata meravigliosa, commentando l’esito del summit, ha parlato anche l'inviato speciale dell'Onu per la Libia, Ghassem Salamè.

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20 gen 2020 08:09