Voltolini: dall'episcopio al monastero
Il bollettino della Sala Stampa Vaticana ha annunciato oggi che il Papa ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Portoviejo, in Ecuador da parte dell'arcivescovo nato a Poncarale il 20 maggio 1948. Mons. Voltolini, che sarà a Roma per la canonizzazione di Paolo VI, rientrerà in Ecuador per entrare nella comunità monastica trappista di Santa María del Paradiso a Salcedo
La notizia è stata confermata dal bollettino della Sala Stampa Vaticana delle 12: papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi di Portoviejo, in Ecuador, presentata da mons. Lorenzo Voltolini. L’arcivescovo, nato a Poncarale il 20 maggio 1948 ha indirizzato nei giorni scorsi una lettera a don Roberto Ferranti, coordinatore della Pastorale della Mondialita e, direttore Uffici per le missioni, per i migranti, per l'ecumenismo in cui spiega le ragioni della rinuncia e la nuova strada che intende intraprendere. “Carissimi amici – sono le parole con cui mons. Voltolini apre la sua lettera - il Santo Padre ha accettato la mia rinuncia da Acivescovo di Portoviejo che ho presentato a lui lo scorso mese di luglio. Ho solo 70 anni, dei quali ho vissuto 11 in Poncarale, 15 in Seminario, 5 a Passirano da curato, 14 a Latacunga da parroco e quasi 25 in Portoviejo. 44 di sacerdozio di cui quasi 25 come vescovo.
Mi sento un poco stanco, e penso che molti lo hanno notato, soprattutto dopo il terremoto del 2016, che ha sconvolto il ritmo della mia vita e quello della intera arcidiocesi di Portoviejo. Penso sia saggio lasciare ad altri più giovane e capace di amministrare una Chiesa locale in crisi positiva di crescita.
Dall’anno 2007 ho frequentato regolarmente ogni anno il monastero trappista di Santa María del Paradiso a Salcedo in Cotopaxi, Ecuador, vicino alla parrocchia che mi era stata affidata come parroco in Latacunga. Nell’anno 2014 ho presentato al superiore del monastero una richiesta ufficiale di poter far parte, a suo tempo, della comunità monastica, non come ospite ma come membro monaco della comunità.
Al momento della rinuncia ho presentato anche questo particolare al Santo Padre e mi è stata concessa questa grazia, per cui, in novembre, entrerò al monastero per essere un monaco in più nel monastero di Santa Maria del Paradiso. Spero poter visitare l’Italia prima di entrare in noviziato, magari per ricordare i 25 anni di episcopato, per poter salutare tutti, perché non so se, diventato monaco (senza smettere di essere vescovo naturalmente), potrò tornare in Italia ancora.
Chiedo a tutti un ricordo nella preghiera. Da parte mia prometto che sarete sempre nelle mie preghiere che, nel monastero occupano pù di cinque ore al giorno. Mi sarete presenti anche nel lavoro manuale e nelle altre attività monastiche. Quando sono venuto in Ecuador non pensavo proprio al monastero, ma la vita missionaria e quella da vescovo mi hanno fatto capire che, senza preghiera e vita interiore, la Chiesa non sopravvive e non progredisce.
Ora sarò a disposizione di tutti più che da sacerdote e vescovo perché con la vita contemplativa potrò raggiungere tutti nel Signore con un aiuto che rinfrancherà voi e preparerà me all’incontro con Dio per sempre. Il superiore della comunità che mi ospiterà un giorno ha detto giocosamente a un vescovo: “lei che è stato tanto tempo vescovo, venga al monastero per morire come cristiano”. Quando mi è stato riferito questo invito fatto a un vescovo io mi sono detto: “questo é per me”, ed ora il Signore lo sta realizzando. Ringrazio e ricordo tutti. Non fuggo dal mondo, ma entro nel mondo da una dimensione diversa, la dimensione di Dio. Con San Filippo Neri dico di tutto cuore “Preferisco il paradiso”. Amen. Sempre piú vostro”.
Mons. Lorenzo Voltolini, ordinato sacerdote il 15 giugno 1974, è stato vicario parrocchiale a Passirano (1974-1979). Nel 1979 parte come Fidei donum per l’Ecuador (1979-1993) e il suo primo incarico è quello di vicario parrocchiale della Cattedrale di Latacunga; nel 1980 viene nominato parroco della Ss. Trinidad de la Laguna. Nel 1988 assume l’incarico di segretario Area Santificazione della Chiesa della Conferenza episcopale ecuatoriana (1988-1994). Il 7 dicembre 1993 viene eletto Vescovo titolare di Bisuldino e ausiliare di Portoviejo. La consacrazione episcopale, a Portoviejo, è del 12 gennaio 1994. Riveste il ruolo di Presidente della Commissione Episcopale di Liturgia dal 2005 al 2011; quello di Responsabile della Sezione Liturgia del Celam (Consiglio episcopale latino americano dal 2007 al 2011. Il 6 agosto 2007 viene eletto Arcivescovo metropolita di Portoviejo.