Viaggiatori sulla terra di Dio
Domenica 3 settembre alle 9.30 la chiesa parrocchiale di San Bernardo a Bione ospita la giornata diocesana per la custodia del creato
“Far crescere un turismo autenticamente sostenibile, capace cioè di contribuire alla cura della casa comune e della sua bellezza”, cioè evitando “sprechi di energia, cibo e consumo di suolo”, usando preferibilmente i mezzi pubblici e con un atteggiamento di sobrietà e rispetto per luoghi e culture. È l’invito contenuto nel messaggio per la 12ª Giornata nazionale per la Custodia del Creato (1° settembre) che quest’anno vedrà le celebrazioni nazionali nella diocesi di Gubbio domenica 3 settembre. Il messaggio è stato redatto dai vescovi di tre Commissioni (Problemi sociali, lavoro, giustizia e pace; Ecumenismo e dialogo; Cultura e Comunicazioni sociali), sul tema “Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo (Gen. 28, 16). Viaggiatori sulla terra di Dio”, perché “siamo viaggiatori su una terra che è di Dio e che come tale va amata e custodita”.
Abitiamo la terra come viaggiatori. La mobilità è parte del nostro essere e il suo progressivo sviluppo ha permesso all’umanità di crescere nelle relazioni e nei contatti. Essa è poi ulteriormente aumentata con la globalizzazione: mobilità è quella drammatica dei migranti, che si trovano a viverla spesso in condizioni inaccettabili, ma è anche quella di chi viaggia per conoscere luoghi e culture.
La sfida è di far crescere un turismo autenticamente sostenibile, capace cioè di contribuire alla cura della casa comune e della sua bellezza. Non dimentichiamo, infatti, che quel fenomeno così umano che è la mobilità ha anche un forte impatto ambientale, ad esempio, in termini di emissioni di gas serra. Serve un impegno puntuale da parte di diversi soggetti, per un’efficace promozione della sostenibilità. Sostenibilità del turismo significa quindi “un’attenzione da parte degli operatori del settore per garantire forme di ospitalità che impattino il meno possibile sull’ambiente”, evitando “sprechi di energia e di cibo, ma ancor più quel vorace consumo di suolo che talvolta viene giustificato proprio per il turismo”. I vescovi invitano ad “una certa sobrietà da parte di chi viaggia”, godendo delle bellezze naturali e culturali senza “cogliere in esse occasioni per quel consumo di beni che pure il turismo globalizzato incoraggia”. Si tratta perciò di viaggiare “privilegiando ovunque possibile i mezzi pubblici (in particolare la ferrovia) rispetto al trasporto privato” e di avere “attenzione per le realtà visitate; rispetto per luoghi e cultura, la cui bellezza non può essere snaturata riducendoli ad attrazioni turistiche”.
Deve crescere una “cultura della cura”, capace di far suo quello stile cui richiama da oltre un secolo l’esperienza scout, con tutta la sua forza educante: il luogo del campo va lasciato in condizioni migliori di quanto non fosse prima di arrivarci, così come – lo insegna Baden Powell – il mondo va lasciato un po’ migliore di quanto non lo troviamo. È quanto esprime, anche più radicalmente, la figura di Giacobbe: siamo viaggiatori su un terra che è di Dio e che come tale va amata e custodita.
Domenica 3 settembre alle 9.30 la chiesa parrocchiale di San Bernardo a Bione ospita la giornata diocesana per la custodia del creato. Il ritrovo è nella chiesa di Bione Pieve (quota 600 m) per la preghiera iniziale alle 10. Si prosegue con una camminata alla chiesa di San Bernardo (quota 900 m: un’ora di cammino con la possibilità, per chi desidera, di trasporto in auto fino ai Piani di Ló, quota 800 m). Alle 11.30 don Alessandro Laffranchi, dottore in geologia e prete novello, presiede la Santa Messa. Alle 13 il pranzo al sacco presso il rifugio alpino di Piani di Ló, alle 14 l’intrattenimento presso il rifugio In collaborazione con la parrocchia di Bione e col Gruppo Alpini. In caso di pioggia tutto si terrà nella chiesa di Bione Pieve.
Per informazioni, si possono contattare:
don Gabriele Scalmana (0302006670),
don Aurelio Cirelli (0365897773),
segreteria Curia (0303722227).