Unità pastorali: le prospettive
Il punto con mons. Gaetano Fontana. Oggi sono quindici le Unità pastorali, nel 2021 ne saranno costituite altre cinque. Trenta, invece, quelle in cammino
Cinque anni fa venivano ufficialmente costituite due unità pastorali: il 5 novembre l’unità pastorale Don Giacomo Vender (Divin Redentore, Santa Giovanna Antida, Santo Spirito e Urago Mella) e il 25 novembre l’up di Lumezzane (Fontana, Gazzolo, Pieve, S. Apollonio, San Sebastiano, Valle e Villaggio Gnutti) intitolata a San Giovanni Battista. L’occasione è, quindi, propizia per fare il punto sulla situazione con mons Gaetano Fontana, vicario generale della diocesi. “La Chiesa bresciana ha vissuto, nel dicembre del 2012, l’esperienza di un Sinodo diocesano sulle unità pastorali. Indetto dal vescovo Monari,– ricorda Fontana – ha costituito la fase conclusiva di un cammino pluriennale. Le unità pastorali nascono a causa della diminuzione del clero, ma permettono il ripensamento della pastorale”.
La fotografia di oggi. La prima unità pastorale costituita, nel 2008, fu quella del centro storico, oggi sono attualmente 15 le unità pastorali erette: le nove parrocchie del centro storico di Brescia; l’up Tadini (Botticino Mattina, Botticino Sera, San Gallo); San Francesco d’Assisi (Cecina, Fasano, Gaino, Maderno, Monte Maderno e Toscolano); la Madonna della Rocca (Carpeneda, Collio di Vobarno, Degagna, Pompegnino, Teglie e Vobarno); San Bonifacio (Erbusco S. Maria, Villa di Erbusco e Zocco); Sancta Maria ad undas (Anfo, Bagolino, Capovalle, Idro, Ponte Caffaro, Treviso Bresciano); Maria Santissima Madre della Chiesa (Bornato, Calino, Pedrocca e Cazzago S. Martino); Madonna della Rosa (Offlaga, Cignano e Faverzano); cardinale-parroco Giulio Bevilacqua (S. Antonio da Padova; S. Anna e San Giacomo); Trasfigurazione del Signore (Ome, Padergnone, Rodengo e Saiano); Sacra Famiglia-Padre Marcolini (Badia e Violino); Valgrigna (Berzo Inferiore, Bienno, Esine, Plemo e Prestine); suor Dinarosa Belleri (Cailina, Carcina, Cogozzo e Villa Carcina).
Erigende. Nel 2021, “Covid permettendo – come precisa il vicario generale, mons. Gaetano Fontana, – è in programma la costituzione di cinque nuove realtà: Provaglio d’Iseo, Provezze e Fantecolo; Castelcovati, Cizzago e Comezzano; Calcinato, Calcinatello e Ponte San Marco; San Paolo VI (Concesio Pieve, S. Andrea di Concesio, Costorio e San Vigilio); Visitazione di Maria (Buffalora, S. Angela Merici, San Luigi Gonzaga, San Polo e S. Eufemia)”.
In cammino. Sono 30 le unità pastorali in cammino che nei prossimi anni arriveranno a maturazione.
Ci sono diversi modelli in campo. Molto dipende anche dalla lettura del territorio, dalle distanze tra una comunità e l’altra... L’unità pastorale è normata dalle “parrocchie sorelle” come le definisce mons. Fontana. Ci sono anche dei “casi limite” dove la nomina dei presbiteri su più parrocchie apre di fatto il vero percorso; recentemente è successo nella Bassa con il parroco, don Gian Pietro Forbice, e con il curato, don Roberto Morè, nelle parrocchie di Brandico, Longhena, Mairano e Pievedizio.
Le sfide. All’interno delle unità pastorali si possono valorizzare alcune esperienze significative che diventano un arricchimento soprattutto per le comunità più piccole. Bisogna altresì, in un percorso condiviso, riprogrammare la pastorale e di conseguenza anche gli spazi all’interno del medesimo territorio. Tante strutture rischiano di diventare superflue: come trasformarle? Come renderle più funzionali all’annuncio del Vangelo?