Una casa per Angelica
Gabriela e Angelica (sei anni e disabile) hanno bisogno di una casa più grande, almeno con due stanze e un bagno. Vogliamo aiutarle attraverso l'Associazione Chiese dell'Est?
La mamma Gabriela è divorziata e vive in una piccola casa che appartiene ai suoi genitori, anche loro malati. Proviene da una famiglia molto povera, molto provata, ma forte nella fede. Lei non ha una sua casa, non ha nulla, vive in una stanza che le ha dato un suo fratello, disoccupato pure lui, ma almeno ha accanto a lei i suoi genitori che vivono nello stesso cortile, in una piccolissima casetta con una stanza e una cucina. Le condizioni di vita sono precarie. Nella camera dove vivono mamma e figlia c’è tutto: camera da letto e cucina. Non hanno acqua calda, solo un piccolo rubinetto con acqua fredda, l’unica fonte d’acqua per bere, per lavarsi, per fare da mangiare. D’inverno hanno una piccola stufa a gas. Non hanno bagno. La toilette si trova nel cortile, come in quasi tutte le case povere dei paesini della Romania. Le condizioni di vita sono sconvolgenti. Chi vede per la prima volta una bambina come Angelica rimane senza parole. Condannata a vivere immobile in una culla dove mangia e dorme ogni giorno della sua vita. Un sondino e la siringa la aiutano a mangiare. Per respirare ha subìto un intervento di tracheotomia. Angelica soffre dai primi giorni della sua nascita. Angelica non reagisce, non può parlare, ma sente tutto, l’udito è perfetto. Pesa solo dieci chili e non arriva al metro d’altezza. Una bimba normale di sei anni dovrebbe pesare almeno 20-25 kg e dovrebbe essere alta fino a 123 centimetri. Suo papà l’ha abbandonata alla nascita e non si è fatto più vivo in tutti questi anni. “Fino a sette anni fa – racconta mamma Gabriela – avevo tanti sogni, uno di questi era di avere una gran famiglia e tanti figli. Oggi ho un solo sogno: quello di vedere la mia piccola Angelica guarita o almeno migliorata nella sua salute. Voglio vedere mia figlia camminare, correre insieme ad altri bimbi, godersi la sua vita, sorridere alla vita, essere felice. Quando sono rimasta incinta è stato il giorno più felice della mia vita. Come tutte le future mamme speravo e pregavo di avere un bambino bello e sano. Ma non è stato così perché il piano di Dio è stato diverso”.
Angelica non può muoversi, non può controllare i suoi muscoli, non riesce a sollevare la testa e non può girarsi su un fianco. La postura più adatta per poter respirare è quella sdraiata. Nel dicembre scorso la madre insieme ad Angelica sono arrivate in Italia ospiti di un parente. Qui Angelica è stata ricoverata all’ospedale pediatrico di Modena con febbre elevata e grave difficoltà respiratoria. È stata in terapia intensiva. Le hanno messo un catetere venoso centrale in giugulare interna destra per procedere a nutrizione parenterale. Adesso Angelica riceve i pasti tramite sondino nasogastrico. Nella sua martoriata vita ha subito tantissimi interventi chirurgici e tutti questi interventi la fanno molto soffrire … il suo volto è sempre pallido e triste. Continua la mamma Gabriela: “Angelica è il mio angelo, la mia ragione di vita, il mio tutto. Farei di tutto per salvarla, per guarirla. Non dormo giorno e notte – continua la mamma – perché ho paura di perderla. A volte viene da me mia madre e rimane con lei e così riesco ad andare in città per prendere le medicine o per fare le spese. Ma non vi dico quanto sono preoccupata per lei ogni secondo della mia vita. Mia madre è malata e non vede bene e ho sempre paura che succeda qualcosa alla mia piccolina mentre io sono fuori casa. Chiedo sempre al Signore di darmi la forza di affrontare con coraggio, fede e serenità questa mia prova. E a voi, se potete capire col cuore il mio dramma, chiedo aiuto. Da sola, con i pochi soldi che ricevo dallo Stato romeno, circa 250 euro al mese, non ce la faccio. Io non posso lavorare perché la mia vita, giorno e notte, è dedicata a mia figlia. Non avrò mai le parole per ringraziare tutti coloro che mi stanno accanto e mi aiutano come possono. Ho bisogno di aiuto. Ho bisogno di voi. Aiutatemi – conclude con le lacrime agli occhi – a dare una chance alla mia piccola Angelica. Io vi ringrazio con tutto il cuore di una madre molto provata e addolorata, ma che non ha mai perso la speranza, la fede in Dio e la fiducia in voi. Che il Buon Dio vi benedica!”.
Come aiutare Angelica
Caiuti è un piccolo paese della Romania, che appartiene alla provincia di Bacau. Gli abitanti sono circa 1.600, tutti cristiani: l’80 % ortodossi, il 15% cattolici, il resto protestanti. È un paese che ha la sua storia, la sua cultura, la sua tradizione. La gente è molto povera, ma non mancano la fede e la gioia di vivere. In questo paesino vive una donna di 42 anni, Gabriela (nella foto) con la sua figliola Angelica di sei anni e mezzo. Angelica è gravemente malata. Come si può aiutare? Si può fare un’offerta libera, un’offerta di 50 euro, fare un offerta di 100 euro (si riceve un attestato di benefattore insigne) e di 1000 euro (si riceve un diploma di grande benefattore). Tante gocce sono preziose agli occhi del Signore.
Si può usare il conto corrente postale 14287254. Le offerte vanno intestate a: Associazione Chiese dell'Esr onlus, via XXV Aprile 23, 25020, San Paolo