Torna la Giornata del Pane
Si rinnova la collaborazione tra Caritas e i panificatori di Confartigianato. Il ricavato della raccolta del 27 novembre per il nuovo Rifugio Caritas
Nonostante le difficoltà che il settore sta attraversando, ricordate dal presidente Eugenio Massetti in sede di presentazione dell’iniziativa, anche per quest’anno si rinnova la collaborazione tra i panificatori di Confartigianato e Caritas Brescia per la “Giornata del pane”, iniziativa di solidarietà che si tiene nella prima domenica di Avvento. La collaborazione si rinnova di anno in anno dal 1995 con un centinaio di panificatori del Bresciano che mettono a disposizione delle parrocchie aderenti all’iniziativa il pane che sarà distribuito, in appositi sacchetti che ricordano la destinazione di quanto raccolto e il senso dell’iniziativa, fuori dalle chiese il 27 novembre prossimo.
Molti sono stati i progetti Caritas sostenuti negli anni con la raccolta della giornata. Quest’anno, in continuità con la “Giornata” del 2021 il ricavato servirà a consolidare il nuovo “Rifugio Caritas”, che dal 12 settembre scorso ha trovato casa in via Ardigò a Brescia, nella struttura nota come Casa di accoglienza delle Suore Missionarie della Nigrizia.
Una nuova sede resasi tanto più necessaria alla luce della nuova configurazione dell’accoglienza che estende l’orario di apertura all’intera giornata: da servizio di accoglienza notturna si configura in struttura polifunzionale aperta anche nelle ore diurne. Un’apertura h24 che richiede nuove modalità gestionali, che apre a nuove modalità di accoglienza e accompagnamento dei senza dimora, che sollecita una riprogettazione delle attività, dei tempi e degli spazi.
18 i posti disponibili nella nuova struttura che gli ospiti fin da subito riconoscono come “casa”, temporanea, ma casa. La raccolta della Giornata del Pane, che avrà per tema “Pane Parola Parola Pane” servirà per la progettazione di “laboratori occupazionali” per gli ospiti.
Ancora un a volta i panificatori bresciani (640 sul territorio, compresi pasticceri, che danno lavoro a circa 1.600 addetti) sono scesi in campo al fianco di Caritas nonostante le difficoltà di un settore che tra cali dei consumi, concorrenza della grande distribuzione, aumento vertiginoso dei costi delle materie prime ed esplosione di quelli energetici, non sta certo passando la fase migliore della sua lunga storia.