Sì alla libertà. No alla tratta
Sabato 10 febbraio la Diocesi promuove una giornata per sensibilizzare le comunità sul fenomeno della tratta (21 milioni le vittime nel mondo)
Sabato 10 febbraio a Castegnato si rinnova l’appuntamento per sensibilizzarci sul fenomeno della tratta di persone. Ancora oggi nel mondo sono almeno 21 milioni le persone vittime di tratta, di queste il 70% sono donne e bambini. Il programma prevede alle 16 lo spettacolo teatrale “Quando muoio io” con Valeria Battaini dell’associazione Teatro 19 presso il Centro civico di via Marconi 2. Alle 18, nella chiesa parrocchiale, viene celebrata la Santa Messa; al termine, si cammina verso il cimitero in preghiera per tutte le vittime della tratta. La giornata nasce dalla collaborazione di una rete di realtà: il Comune di Castegnato; il Gruppo unità di strada Imp-sex di Brescia; il gruppo unità di strada della parrocchia di Ospitaletto; il gruppo “Sulla strada” della Caritas di Darfo; Casa Gabriella e la Comunità Incontro delle Ancelle della Carità; la Croce Bianca di Brescia; il Cosp di Mazzano; la parrocchia di Castegnato; la Diocesi di Brescia con l’Ufficio per le missioni, l’Ufficio per i migranti, l’Ufficio per l’impegno sociale; la Caritas diocesana.
Le parole del Papa. Francesco nel dicembre del 2014 aveva raccolto in Vaticano esponenti di spicco di varie religioni per la firma di una dichiarazione congiunta contro le “moderne schiavitù” rappresentate dalla prostituzione, il lavoro forzato, il traffico di organi.
“La schiavitù moderna, in termini di traffico di esseri umani, di lavoro forzato, di prostituzione, di sfruttamento di organi, è un crimine contro l’umanità. Le sue vittime – aveva detto – sono di ogni estrazione, ma il più delle volte si tratta di persone tra le più povere e vulnerabili dei nostri fratelli e sorelle. Ogni essere umano, uomo, donna, bambino, ragazza è l’immagine di Dio, Dio è amore e libertà che si dona nelle relazioni interpersonali e ogni essere umano è una persona libera destinata a esistere per il bene degli altri in uguaglianza e fraternità. Ogni persona e tutte le persone sono uguali e deve ricevere la stessa libertà e la stessa dignità”.
La dichiarazione congiunta fissava l’obiettivo di “eliminare per sempre la schiavitù moderna entro il 2020”: “Assumiamo l’impegno comune di fare tutto il possibile, all’interno delle nostre comunità di credenti e all’esterno di esse, per ridare la libertà a chi è vittima di schiavitù o di tratta di esseri umani, restituendo loro speranza nel futuro. Oggi abbiamo la possibilità, la consapevolezza, la saggezza, i mezzi innovativi e le tecnologie necessarie a raggiungere questo obiettivo umano e morale”.