Rifugio Caritas chiude ma accoglie
Durante i mesi estivi il Rifugio Caritas chiude il servizio (pasto caldo serale e 24 posti letto). Dal 17 ottobre 2016 al 21 giugno 2017 sono state accolte complessivamente 134 persone (in egual misura italiani e stranieri): 73 hanno una età compresa tra i 45 e 64 anni. Dal 7 luglio ospiterà temporaneamente 20 richiedenti asilo
Chiude durante i mesi estivi il Rifugio Caritas “e lo avvolse in fasce”. Aperto per il secondo anno presso gli ambienti dell’ex Seminario Vescovile, è finalizzato all’accoglienza di uomini “senza tetto”, un’accoglienza fatta di pasto caldo serale, 24 posti letto, possibilità di igiene personale, piccolo guardaroba, colazione. Parte integrante del Piano di Emergenza freddo del Comune di Brescia, rispetto al quale Caritas Diocesana di Brescia mette a disposizione una sezione dedicata della piattaforma SINCRO per la gestione integrata delle ospitalità, il Rifugio Caritas ha accolto complessivamente 134 persone (dal 17 ottobre 2016 al 21 giugno 2017); registrando in media una presenza giornaliera equamente ripartita tra italiani e di stranieri, a fronte di tempi di permanenza più lunghi degli italiani. Delle 134 persone accolte: 61 hanno residenza nel Comune e nella Provincia di Brescia; 73 hanno una età compresa tra i 45 e 64 anni (19 hanno una età inferiore ai 30 anni).
L’accoglienza dei “senza tetto” è possibile grazie al coinvolgimento di numerosi volontari di Farsi Prossimo, l’associazione dei volontari delle opere-segno di Caritas diocesana Brescia, e alla solidarietà di gruppi scout, di ragazzi e giovani impegnati in cammini di carità. A questo proposito, in sede di bilancio dell’esperienza, così si esprime il diacono Giorgio: “Il grazie va a tutti coloro che per 188 sere e notti si sono fatti pane di tenerezza per i senza tetto, insieme al grazie a coloro che hanno contribuito economicamente alle spese di questa accoglienza: la Fondazione Poliambulanza e il Centro Bresciano di Solidarietà”.
Un contributo non nuovo per Fondazione Poliambulanza, che ritiene il sostegno economico alle spese igienico-sanitarie del Rifugio Caritas “un impegno coerente - sottolinea il direttore generale, Alessandro Signorini - con la propria mission e un modo per esprimere vicinanza ai bisogni delle persone, tanto più laddove la dignità rischia di essere compromessa”. Anche per il Centro Bresciano di Solidarietà “il Rifugio Caritas - spiega il presidente Doralice Vivetti - è stato ritenuto meritevole di attenzione per la storia di impegno e di solidarietà umana verso i senza tetto”.
Dal 3 luglio 2017 i locali saranno messi a disposizione della Prefettura per l’accoglienza temporanea di 20 richiedenti asilo, di cui 5 attualmente inseriti in un progetto di micro-accoglienza nella Parrocchia della Badia, causa ristrutturazione dei locali, e 15 attualmente ospitati in una struttura alberghiera. Entro fine settembre, i richiedenti asilo accolti verranno trasferiti in quattro comunità della Provincia di Brescia con cui Caritas Diocesana Brescia e la Cooperativa Kemay stanno condividendo il progetto di accoglienza; mentre i cinque accolti dalla parrocchia della Badia rientreranno nell’'appartamento ristrutturato.