Pregare alle Fontanelle
Sette incontri con i sacerdoti sul territorio per rileggere la vicenda delle Fontanelle e per cercare di dare una risposta alla Congregazione per la dottrina della fede e alla Congregazione per il culto divino
In ottobre il vescovo Pierantonio, con mons. Marco Alba, incontrerà i sacerdoti sul territorio: sono previsti sette appuntamenti per rileggere la vicenda delle Fontanelle e per cercare di dare una risposta alla Congregazione per la dottrina della fede e alla Congregazione per il culto divino che hanno chiesto alla Diocesi di garantire un’assistenza spirituale adeguata ai pellegrini e di costruire una chiesa santuario. Nei giorni scorsi è iniziato il confronto all’interno del consiglio presbiterale al quale faranno seguito gli incontri con i presbiteri e con le comunità di Montichiari. Sul tavolo ci sono alcune questioni note (è un’area di 80mila metri quadrati inserita all’interno del Parco del Chiese) che richiedono precauzione. Così come è evidente che quando parliamo delle Fontanelle, non facciamo riferimento alle presunte apparizioni (sono ancora oggetto di studio e approfondimento da parte della Diocesi e della Santa Sede), ma piuttosto a quella devozione popolare che c’è e non si può non vedere. La località Fontanelle, a partire dagli anni Sessanta, si è affermata come luogo di culto mariano spontaneo, in seguito ad alcune esperienze mistiche (iniziate nel 1947 nel Duomo di Montichiari) vissute da Pierina Gilli.
Fino al 2001 il culto alle Fontanelle, per lunghi tratti osteggiato dall’autorità ecclesiastica, viene portato avanti da alcuni laici, che fondano due associazioni civili, poi accorpatasi in una sola. Sorgono alcune strutture di accoglienza dei pellegrini, che arrivano sempre più numerosi, soprattutto dall’estero e da altre parti di Italia. Il culto di Rosa Mistica si amplia rapidamente, soprattutto per opera dei missionari e per la diffusione delle statue di Rosa Mistica. A partire dal 2001 la Chiesa bresciana riconosce pubblicamente il culto in quei luoghi e lo disciplina con appositi Direttori, autorizzando la presenza in loco di sacerdoti diocesani per i Sacramenti.
Nel 2013 il vescovo Monari affida a don Marco Alba il ruolo di Delegato vescovile per il culto mariano. Nel novembre 2013, viene avviato un percorso di revisione dell’unico processo canonico svoltosi in Diocesi nel 1948 nei confronti di Pierina Gilli. Nel 2014 sorge la Fondazione di culto e religione Rosa Mistica Fontanelle: il patrimonio viene affidato alla responsabilità e alla vigilanza del Vescovo diocesano. Il culto viene affidato stabilmente a un Delegato vescovile. Nel settembre 2016, viene presentato alla Congregazione per la dottrina della fede un dossier riservato relativo al processo a Pierina Gilli del 1948 con nuovi elementi sotto il profilo giuridico-processuale, psicopatologico e farmacologico. Nel luglio 2018, su consiglio della Congregazione per la dottrina della fede, viene avviata una fase diocesana di studio teologico del corpus dei messaggi contenuti nei Diari di Pierina Gilli. La relazione rivalutava le esperienze mistiche vissute da Pierina Gilli.
La Congregazione della dottrina per la fede e la Congregazione per il culto divino nel gennaio 2019 autorizzano la costituzione di un Santuario diocesano e la costruzione di una chiesa santuario adeguata alle esigenze dei pellegrini (si stimano 400/450 posti nei giorni festivi), valorizzando il contesto ambientale, e progettata in modo che possa essere ampliata. Attualmente sono stimati circa 100mila pellegrini all’anno di cui quasi il 40% provenienti dall’estero, in particolare dal Sud e dal Centro America.
Il patrimonio della Fondazione, una raccolta fondi a livello diocesano e internazionale e il contatto con gli Istituti di credito per un piano di finanziamento saranno a disposizione per la costruzione della chiesa e la sistemazione dell’area sotto il profilo urbanistico.