Paolo VI, un Santo tra noi
Don Antonio Lanzoni, vicepostulatore della causa, descrive gli aneddoti del processo di canonizzazione. La determinazione di una madre (Vanna) unita alla protezione di Paolo VI ha permesso la nascita di Amanda Maria Paola
“Se trovate un miracolo, procediamo alla canonizzazione”. La mattina del 19 ottobre del 2014, pochi minuti prima della beatificazione, Papa Francesco, rispose così al postulatore padre Antonio Marrazzo. Nella ricerca del miracolo entrano in gioco logiche che non sono umane. Ci sono, però, dei segni da cogliere. Su un quotidiano veronese (L’Arena) il 3 gennaio del 2015 esce una notizia che ha come titolo “Prematura e viva per miracolo. Lo scricciolo di Natale cresce”. La notte di Natale del dicembre 2014 era nata, infatti, Amanda Maria Paola dopo una gravidanza difficile. La madre, nelle tre righe finali dell’articolo, attribuisce il miracolo all’intercessione di Paolo VI. La pubblicazione viene comunicata a don Antonio Lanzoni, vicepostulatore della causa di canonizzazione, che incontra la famiglia (papà Alberto e mamma Vanna). I genitori di Amanda Maria (in onore delle Grazie) Paola (per Paolo VI) raccontano di essere stati alle Grazie nell’ottobre del 2014 su suggerimento di un’amica (aveva conosciuto un medico che le aveva spiegato della beatificazione di Montini per la guarigione di un feto), lì hanno recitato con fiducia la preghiera per chiedere l’intercessione di Paolo VI. Il restauro del santuario delle Grazie fu scelto come opera segno della Diocesi dopo la beatificazione. La preghiera viene portata a casa anche ai nonni. Nei mesi più difficili, Paolo VI ha, quindi, “vegliato come un angelo custode su questo cammino che ha il sapore di Abramo che si muove nell’oscurità della fede”. Giovanni Battista Montini, nato dopo un parto difficile, venne battezzato alla Pieve di Concesio il 30 settembre del 1897, il giorno della morte di Teresina del Bambin Gesù che aveva scritto nelle sue memorie che avrebbe vegliato sui bambini che nascevano.
La vita è il tema che ritorna più volte. “Vanna ha affrontato un clima non favorevole: i medici le suggerivano di non portare avanti la gravidanza. La sua determinazione unita all’alleanza con il Papa che ha scritto a difesa e promozione della vita l’Humanae Vitae, di cui ricorre il 50°, è stata decisiva. Questo fa risaltare la profezia di Paolo VI. Una vita in fase nascente torna a scuoterci”. Tra i tanti aneddoti, c’è anche un particolare legato alla visita del Papa a Bozzolo del 20 giugno 2017. Francesco, incontrando don Lanzoni, disse: “C’è un miracolo. Forza. Paolo VI lo voglio fare Santo: è il mio maestro”. Il processo di canonizzazione prevede ora il parere positivo della Congregazione nella forma della plenaria dei Cardinali. Poi nel Concistoro (a marzo) il Papa annuncerà la data (presumibilmente a ottobre). La Diocesi può e deve riprendere il percorso intrapreso con la beatificazione. “Chi viene da fuori sottolinea che non valorizziamo a sufficienza la figura di Montini. Forse – conclude Lanzoni – varrebbe la pena pensare che un Santo è vissuto tra noi. Il passaggio dei Santi è sempre un passaggio di Dio di fronte al quale dobbiamo aprire il cuore, la nostra speranza, e riconoscere i segni della sua presenza”.