Paolo VI, un Santo bresciano
“Paolo VI, un santo bresciano”, questo il titolo dell’appuntamento previsto in Vanvitelliano il 18 settembre alle 18, che costituisce l’anteprima della festa “Verso l’Altro”. Intervengono Chiara Montini e Massimo Tedeschi
In vista della canonizzazione, aumentano i momenti dedicati a Giovanni Battista Montini, in particolare a Brescia. Tra i prossimi incontri in vista della canonizzazione (c’è una sezione speciale – Paolo VI Santo – sul sito della Diocesi) segnaliamo quello organizzato da Punto Missione, con Il Baule della solidarietà e la Scuola Madonna della neve di Adro. “Paolo VI, un santo bresciano”, questo il titolo dell’appuntamento previsto in Vanvitelliano il 18 settembre alle 18, che costituisce l’anteprima della festa “Verso l’Altro”, che si svolgerà presso la Scuola Madonna della neve di Adro dal 21 al 23 settembre. Protagonisti dell’incontro, coordinato da Ettore Sartorio e aperto da un brano di Bach, autore preferito da papa Montini, eseguito dal giovane pianista Andrea Navoni, saranno Massimo Tedeschi, noto giornalista e editorialista del Corriere della Sera di Brescia e Chiara Montini, nipote di Paolo VI. I due hanno già collaborato, nel libro di Massimo Tedeschi “Processo a Montini – Paolo VI nel racconto dei testimoni bresciani” (Morcelliana), la cui postfazione è stata scritta da Chiara Montini.
L’incontro svilupperà i temi del libro, che raccoglie “il racconto dei testimoni bresciani intervenuti nella causa di canonizzazione”, una serie molto ricca di testimonianze da parte dei numerosi bresciani che avevano avuto la grazia, a vario titolo e in diversa maniera, di incontrare Giovanni Battista Montini nei suoi anni bresciani e successivamente lungo tutto l’arco del sacerdozio, che lo condusse fino a guidare la Chiesa come successore di Pietro. Emerge così, e sarà questo il cuore dell’incontro, la brescianità profonda di Paolo VI, la cui canonizzazione sta contribuendo in maniera decisiva alla rivalorizzazione di una figura che è stata per troppo tempo oscurata da molte critiche ingiuste. Un uomo, e per questo un santo, dalla fede profonda e inossidabile, costantemente propenso, contrariamente a quanto si vuol far credere, ad un dialogo aperto e misericordioso con tutti.