Paolo VI, i bambini e la santità
A partire da sabato 7 aprile fino a domenica 13 maggio si snoderà al Centro pastorale Paolo VI (via Gezio Calini, 30 a Brescia) un itinerario artistico - spirituale - testimoniale attraverso il quale si intende presentare la speciale attenzione che papa Paolo VI ha sempre riservato ai piccoli. L'intervista a don Giorgio Comini
Nel percorso di avvicinamento alla tanto attesa canonizzazione di Paolo VI non poteva mancare una pagina dedicata al rapporto tra il Papa bresciano e i più piccoli. Un’attenzione probabilmente suggerita anche dal fatto che, a definitiva prova della santità del Papa bresciano, ci sono un adolescente americano e una bambina veronese di tre anni, guariti grazie alla sua intercessione quando erano ancora nel grembo materno. A scrivere questa nuova pagina è l’Ufficio per famiglia che con “I piccoli nel cuore di Papa Paolo VI” ha pensato a un itinerario artistico-spirituale-testimoniale attraverso il quale si intende presentare la speciale attenzione che papa Paolo VI ha sempre riservato ai piccoli.
Tutto questo avverrà attraverso la proposta di una mostra “Ad occhi chiusi” dello scultore Alfonso Fortuna, la presentazione di un libro “La farfalla e l’aquilone” di don Giorgio Comini (direttore dello stesso ufficio), diversi laboratori artistico-esperienziali per i bambini e una tavola rotonda, con alcune associazioni bresciane che lavorano a servizio dei bambini in difficoltà. “La nostra proposta – sottolinea don Giorgio Comini −nasce come sorta di omaggio, di ringraziamento per l’ormai certa canonizzazione del Papa bresciano (la data esatta sarà comunicata con il Concistoro del prossimo mese di maggio, ndr) e il conseguente pieno riconoscimento della sua santità. Con il tempo, però, si è fatta anche strada la necessità, direi l’urgenza, di sottolineare come il percorso di Paolo VI verso la santità avesse preso avvio ancora con opere compiute dallo stesso sulla terra”.
Il fatto che i miracoli attribuiti a papa Montini per la beatificazione prima e per la canonizzazione, poi, abbiamo avuto per protagonisti bambini ancora nel grembo materno è stato per il direttore dell’Ufficio per la famiglia e per i suoi collaboratori uno stimolo, un invito a rileggere quella parte del magistero, delicata e forte ma anche poco considerata, che Paolo VI dedicò alla difesa, all’accoglienza, alla tutela dei più piccoli, sin dal loro concepimento nel grembo materno.
Riscoperta. “Rileggere, riscoprire pagine che sono la prova del grande spazio che i bambini occuparono nel cuore di Paolo VI – continua ancora don Comini – ha portato a dare completezza alla nostra idea di un progetto che, valorizzando e facendo conoscere la parte del magistero di Paolo VI dedicata ai bambini, riuscisse da un lato a restituire a tutti noi la responsabilità di portarlo avanti e, dall’altro lato, ad accogliere la benevolenza di Dio, attraverso l’intercessione del Papa bresciano, per tutti quei bambini che ancora oggi vivono diverse forme di sofferenza, fisica e spirituali”. I miracoli e il magistero di Paolo VI, anche grazie a iniziativa come quella proposta dall’Ufficio per la famiglia dal 7 aprile al 13 maggio, devono allora essere letti come sollecitazioni agli uomini e alle donne di oggi perché si traducano in quelli che don Comini chiama “i veri miracoli quotidiani”, quelli che trovano concretezze nalla vita di tutti i giorni.
Tutto questo ha trovato sintesi nel progetto “I piccoli nel cuore di Papa Paolo VI”, “un percorso – continua ancora il sacerdote − che, attraverso i diversi linguaggi della bellezza e della meraviglia che sono propri dell’arte ma anche dei bambini, aiuti a valorizzare il magistero del Papa riconosciuto santo, facendolo sempre nuovo, e permetta di comprendere che il valore della vita nascente e i legami familiari rappresentano oggi più che mai i presupposti, i fondamenti di quella civiltà dell’amore tanto cara al Papa bresciano”.
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