Ospedale: scomunica per chi non paga (1507)
Come tutti gli ospedali antichi, l’Ospedale maggiore di Brescia era luogo non solo di cura, ma anche di assistenza, dove venivano accolte persone in gravi difficoltà, poveri, emarginati. Un capitolo significativo riguardava anche i bambini, sia i cosiddetti ‘esposti’, cioè coloro che alla nascita non venivano riconosciuti come legittimi e quindi lasciati, spesso con la mediazione della Chiesa, alla beneficenza pubblica, perché potessero sopravvivere; oppure riguardava quei bambini che i genitori non riuscivano a mantenere. Questa circolare, diffusa dalla Cancelleria dell’Ospedale maggiore, invita tutti i parroci e le autorità religiose in genere a diffondere presso il popolo la comunicazione che, nel caso non fosse corrisposto, da parte di coloro che avevano lasciato i bambini all’Ospedale, l’adeguato pagamento della somma stabilita che serviva ad ‘alimentar e nodrir detti figlioli’, costoro sarebbero incorsi nella scomunica papale. Non solo: chi avesse tentato di assolvere gli scomunicati sarebbe incorso pure lui nella medesima scomunica. Insomma, non si guardava tanto per il sottile e sicuramente a farne le spese, saranno stati i bambini.