Nove novizi venuti da lontano
Sabato 30 dicembre, alle 16.30, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Vittoria di Brescia, i novizi venuti da lontano (quattro sono arrivati dall’Angola, due dal Brasile, due dal Cile e uno dal Mozambico) chiederanno di entrare nella Famiglia di Padre Piamarta
Per un anno hanno pregato, studiato, viaggiato, fatto esperienze pastorali, provato a se stessi che la scelta fatta era quella giusta, misurato la vocazione religiosa alla luce delle parole e degli insegnamenti di san Giovanni Battista Piamarta, loro ispiratore e loro termine di paragone. Sabato 30 dicembre, alle 16,30, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Vittoria di Brescia, i novizi venuti da lontano – sono nove: quattro sono arrivati dall’Angola, due dal Brasile, due dal Cile e uno dal Mozambico -, chiamati per nome dal padre maestro Enzo Turriceni, davanti al Superiore Generale della Congregazione santa Maria di Nazareth padre Giancarlo Caprini confermeranno la loro promessa di “povertà, castità e ubbidienza” e chiederanno di entrare nella Famiglia di Padre Piamarta. La benedizione di Dio invocata su di loro nel corso della celebrazione eucaristica e l’abbraccio finale dei superiori, suggellerà la loro adesione all’idea piamartina e darà il via alla fase finale della preparazione alla professione religiosa e, si spera, alla consacrazione sacerdotale.
Nei dodici mesi del noviziato, che la Congregazione ha voluto fosse svolto proprio a Brescia, ai giovani è stata offerta la possibilità di essere nei luoghi e di camminare nelle strade che Padre Piamarta ha percorso e vissuto, “occasione straordinaria - ha scritto padre Enzo Turriceni - di sentirsi scaldare il cuore e consolidare nell’entusiasmo, immaginando la sua presenza e leggendo le tracce della realizzazione originaria dei suoi ideali”. Non meno importanti sono stati gli incontri e i confronti con la realtà, la ricerca e la verifica del senso di appartenenza e del vivere la comunità scongiurando l’idea che ciascuno possa essere “piamartino a modo suo”. Cercando più direttamente le orme del fondatore “le nuove generazioni potranno essere l’occasione di nuove fedeltà”. Questo è ciò che spera la Congregazione e ciò che si augura la Famiglia Piamartina, che nei giovani novizi vede la continuità di una missione che vuole aiutare i giovani a “essere protagonisti del loro futuro” e stare in mezzo alla gente, qui e ovunque nel mondo.