Nota sul Padre Nostro
Il Vescovo spiega in una nota che le due variazioni del Padre Nostro e del Gloria entreranno in uso soltanto dopo la loro ufficiale approvazione da parte della pontificia Congregazione per il Culto
Credo sia ormai noto a molti che, in occasione dell’ultima Assemblea Generale della Conferenza episcopale italiana tenutasi nello scorso mese di novembre, è stata approvata una riformulazione della Preghiera del Signore (Padre nostro) e dell’Inno di Lode (Gloria a Dio). Più precisamente, per quanto riguarda il Padre nostro, la frase: “Non indurci in tentazione”, è stata sostituita dalla frase: “Non abbandonarci alla tentazione”. Per quanto riguarda invece il Gloria a Dio, la frase: “Pace in terra agli uomini di buona volontà”, è stata sostituita da: “Pace in terra agli uomini amati dal Signore”. Mi preme tuttavia comunicare che le due variazioni entreranno in uso soltanto dopo la loro ufficiale approvazione da parte della pontificia Congregazione per il Culto. Rientrano, infatti, in una più ampia proposta di riforma del Messale Romano che i vescovi italiani hanno elaborato e sottoscritto e che ora attende il pronunciamento della Congregazione suddetta. A seguito di tale pronunciamento, che si avrà probabilmente entro il prossimo anno, la stessa Cei rilascerà una Nota specifica, con le indicazioni riguardanti i tempi e i modi del cambiamento. Colgo volentieri l’occasione per augurare a tutti un Santo Natale, ricco della consolazione del Signore, e su tutti invoco la sua paterna benedizione.