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Rezzato
di LAURA DI PALMA 04 set 2022 09:59

Nel segno di Kolbe

Cambio della guardia a Rezzato dove i frati minori da oltre 180 anni si occupavano della gestione del convento di San Pietro Apostolo. Domenica 4 settembre, alle 18.30, una Messa per dare il benvenuto alle suore Francescane di Maria Immacolata

Testimoniare con le opere e le parole la Buona Notizia del Vangelo, per essere evangelizzatori del Verbo. Questa è sempre stata la missione dei frati minori che da oltre 180 anni si occupano della gestione del convento di San Pietro Apostolo a Rezzato. “Sono molte le persone che ricordano il nostro operato qui nel corso degli anni” ci ha detto fra Lorenzo Assolani, guardiano del convento. “Il nostro compito principale è sempre stato quello dell’evangelizzazione e della missione al popolo, al quale abbiamo affiancato, qui al convento, un servizio d’accoglienza, incontri di preghiera comunitaria, la foresteria, la celebrazione delle Messe e del sacramento della riconciliazione, l’assistenza spirituale a vari gruppi e associazioni” ha proseguito. “Oggi, tuttavia, siamo rimasti in quattro frati e, secondo un cammino di ridimensionamento delle nostre case, per dare dignità alla fraternità, siamo chiamati a spostarci da Rezzato, per vivere il nostro operato altrove. Ringraziamo il Signore che ci ha dato la possibilità di incontrare molte persone e pregare per la crescita umana della zona, le persone che ci hanno sostenuto, ma anche le istituzioni che ci sono state accanto negli anni. Fraternità è anche saper accogliere il prossimo come fratello o sorella, al di là della sua storia personale. A tutti quindi chiediamo perdono per i nostri umani limiti” ha concluso.

Domenica 4 settembre, alle 18.30, nella chiesa del convento, verrà dunque celebrata una Messa per ringraziare i frati minori del loro lungo e fruttuoso operato a Rezzato e dare il benvenuto, con la consegna simbolica delle chiavi, alla comunità delle suore francescane di Maria Immacolata, che succederanno loro. “L’associazione delle suore francescane di Maria Immacolata è stata approvata dal vescovo Tremolada lo scorso giugno” spiega suor Maria Concetta Visone, vicaria e responsabile della formazione.

“La nostra comunità è nata dunque recentemente: siamo 17 giovani suore, molto unite tra noi, provenienti da diverse esperienze comunitarie vissute per lo più nel Sud Italia. Il nostro modello vuol essere Maria Immacolata, nello stile della povertà e semplicità di San Francesco d’Assisi e nella contemplazione di Maria con gli occhi di San Massimiliano Maria Kolbe. Due sono gli aspetti legati al nostro carisma: la marianità, per l’appunto e la povertà francescana, legata alla profonda ed infinita fiducia nella Provvidenza. Ciò che faremo presso il convento di Rezzato è un progetto in divenire; la nostra stessa associazione è stata approvata “ad experimentum” per un triennio anche se vorremmo ringraziare il Vescovo e due dei suoi collaboratori, mons. Palamini e mons. Alba, per l’accoglienza e la paternità dimostrata nei nostri confronti, facendoci sentire, sin da subito ‘figlie della Diocesi di Brescia’. Certamente proseguiremo con l’organizzazione di momenti di preghiera pubblici; proporremo poi l’Adorazione Eucaristica e ci concentreremo su alcuni incontri di formazione dedicati a bambine e ragazze” ha raccontato ancora. “La nostra vita si può definire contemplativa-attiva e la preghiera sta dunque alla base di ogni nostra azione; volendoci dunque dedicare principalmente a essa, non abbiamo preso, per ora, alcun impegno con l’unità pastorale della zona, ma siamo aperte al confronto e alla collaborazione. Mi piace pensare, così come diceva madre Teresa di Calcutta, che non sia importante ciò che facciamo, ma quanto amore mettiamo in ciò che facciamo; bisogna fare piccole cose con grande amore” ha concluso.

LAURA DI PALMA 04 set 2022 09:59