Nel nome di mons. Cesare Mazzolari
La visita di papa Francesco in Sud Sudan
Credo sia bello sottolineare che la visita di Papa Francesco in questi giorni in Sud Sudan sia un grande regalo anche per Brescia, per la nostra chiesa e per la carità di tante persone che verso questo paese hanno donato molto. Questa nazione, nata solo il 9 luglio del 2011, annovera tra i suoi “padri” un bresciano, il Comboniano Cesare Mazzolari, Vescovo di Rumbek; per 30 anni missionario in quella terra. Questa terra è stata quella in cui ha dato vita alla sua opera il nostro santo bresciano Daniele Comboni. Mons. Mazzolari è stato uomo che ha incarnato con la sua vita il pensiero di Comboni, espresso proprio in quella terra: “io prendo a far causa comune con ognuno di voi, e il più felice dei miei giorni sarà quello, in cui potrò dare la vita per voi”! il 16 luglio del 2011 muore al termine della celebrazione della Messa per un attacco cardiaco a una settimana dalla dichiarazione di indipendenza del Sud Sudan, evento per il quale aveva lottato non con le armi ma con la passione di uomo di pace.
Nella sua vita di Vescovo aveva liberato schiavi, denunciato apertamente il furto di aiuti umanitari, era stato sequestrato dall’Esercito popolare di liberazione del Sudan (spla) per le dure critiche al loro operati, aveva dato vita a numerose scuole per educare le nuove generazioni a una vita di pace senza cedere alle logiche delle lotte tribali. Aveva vissuto in una povera casetta che aveva adeguato ad episcopio per essere segno di condivisione con la vita della sua gente. Le parole di Papa Francesco, del primate della chiesa anglicana e del moderatore della chiesa di Scozia, fanno risuonare quelle di padre Cesare e lo rendono un profeta per quella terra, per la missione universale e anche per noi affinché non lasciamo eclissare la sua memoria. Volentieri lo riascoltiamo nella sua ultima omelia nel giorno dell’indipendenza del Sud Sudan pronunciata a Rumbek proprio prima di morire. “Signore, tu non sei un Dio che si compiace del sacrificio. Sì, Signore, abbiamo avuto sacrifici e sangue versato a sufficienza nella nostra terra: 2 milioni di sudanesi sono morti in 22 lunghi anni di guerra, centinaia di migliaia di eroi, patrioti e martiri il cui sangue oggi presentiamo a te. Dio pieno di misericordia, poni fine a questo sacrificio”.
Grazie Papa Francesco che ci aiuti a ricordare e dare nuova voce al coraggio di questo missionario, figlio della nostra terra.