Moria di buoi (1796)
Il parroco di Milzanello che tempo fa ci aveva raccontato dei passaggi delle truppe straniere sul territorio bresciano, oggi aggiunge al suo memoriale altre note di cronaca. Come al solito le redige sul registro dei morti e, questa volta, parla di una malattia dei bovini quanto mai contagiosa e devastante. Scrive infatti: “In quest’anno suddetto 1796 e in questa nostra provincia bresciana sono morti quasi tutti i bovi e hanno continuato a morire or qua or là un anno e più. E il lor male non si è mai potuto scoprire e conoscere. Dirò solo che gli veniva una gran febbre prima fredda e poi calda”. I poveri animali, nel giro di otto-nove giorni, morivano e nessun rimedio si era rivelato utile per guarirli. Anche qualche decennio prima, tra il 1735 e i1 736, il vescovo Querini aveva diffuso una circolare sull’epidemia dei bovini, chiamata allora peste animalium: si invocava la Provvidenza e si invitava il popolo dei fedeli all’adorazione del SS. Sacramento perché allontanasse un tale flagello.
[Archivio parrocchiale
di Milzanello, Registro dei defunti, 1696-1791]