Mons. Tasca ricorda fra Giacomo Bulgaro
Domenica 29 gennaio verrà celebrata alle 18.30 una Messa in memoria del venerabile fra Giacomo Bulgaro. L’ultima settimana di gennaio ricorrono gli anniversari di nascita (29/01/1879) e di morte (27/01/1967) di fra Giacomo Bulgaro. Presiederà l’eucarestia mons. Marco Tasca, Arcivescovo di Genova (già generale dell’Ordine francescano e dal 1988 al 1994 Rettore del Seminario minore che i frati avevano a Brescia). Animerà la liturgia il coro Exultet. Giacomo Bulgaro nasce a Corticelle Pieve il 29 gennaio 1879. Ha 11 anni quando la sua famiglia deve trasferirsi a Brescia per lavoro. Improvvisamente muore il papà, lasciando alla mamma Orsola l’eredità di cinque adolescenti. Giacomo entra nella bottega di un calzolaio. Frequenta ogni giorno la chiesa parrocchiale di San Giovanni e partecipa alla vita dell’oratorio.
Per malattia, nel 1898 muore anche mamma Orsola e poco dopo il figlio minore, Giovanni, viene internato in un orfanotrofio; le due sorelle maggiori si sposano e in casa rimangono solo Giacomo, che ha 19 anni, e la sedicenne Maria. In occasione dell’Immacolata del 1913 torna a Corticelle Pieve per fare visita a una anziana parente. A lei confessa il suo tormento: era scontento di sé e scostante con gli altri. Nel viaggio di ritorno a piedi formula l’intento di cambiare. Il mattino successivo, prima del lavoro, passa tre ore in chiesa. Comincia a praticare opere di misericordia. Si propone di aiutare le persone che versano in condizioni di povertà. Durante la Prima guerra mondiale viene chiamato alle armi ma, essendo gracile, è destinato al servizio della Croce Rossa Italiana in qualità di inserviente nell’ospedale militare di Brescia. Il 31 dicembre 1928 alla soglia dei 50 anni entra nell’ordine dei Frati minori del convento di San Francesco a Brescia. Qui vive per quasi 40 anni svolgendo il ruolo di portinaio, pronto ad accogliere tutti, continuando a rattoppare le scarpe dei frati e di tanti poveri che gli chiedono un favore. Muore la sera del 27 gennaio 1967. La sua tomba nella chiesa di San Francesco è meta di pellegrinaggio. Il 28 novembre 2019 viene dichiarato Venerabile. Il segreto della sua vita fu la preghiera continua e profonda.