La peregrinatio della reliquia di San Paolo VI
In quattro chiese della Diocesi si potrà vivere una liturgia della Parola presieduta dal vescovo Pierantonio
Nel 60° (21 giugno 1963) dell’elezione a sommo pontefice di San Paolo VI, la Diocesi promuove un pellegrinaggio della reliquia solitamente custodita nella Basilica di S. Maria delle Grazie. In quattro chiese della nostra Diocesi, particolarmente significative per il Papa bresciano, si potrà vivere una liturgia della Parola presieduta dal vescovo Pierantonio. Il programma è il seguente: mercoledì 21 giugno alle ore 20.30 nella Chiesa Cattedrale di Brescia; giovedì 22 giugno alle ore 20.30 nella chiesa parrocchiale di Verolavecchia; venerdì 23 giugno alle ore 20.30 nella Basilica Romana Minore di Concesio Pieve; sabato 24 giugno alle ore 20.30 nella basilica di S. Maria delle Grazie a Brescia.
Nella Basilica di santa Maria delle Grazie, all’altare dedicato a San Paolo VI, vi è collocato il reliquiario realizzato dalla Scuola del Beato Angelico di Milano che custodisce la maglia macchiata di sangue indossata da Paolo VI nell’attentato subito all’aeroporto di Manila, il 27 novembre 1970. Durante il suo ultimo viaggio apostolico, Paolo VI ha fatto tappa a Manila e sceso dall’aereo un uomo vestito da prete brandiva un colpo di kriss (pugnale tipico) ferendo il Papa all’altezza del cuore. Il colpo non è risultato letale perché l’attentatore non ha valutato bene la consistenza delle vesti del Papa in una stagione praticamente invernale e il Segretario personale del Pontefice ha avuto la prontezza di fermarlo prima di un secondo tentativo. Come accadrà più tardi a Papa Giovanni Paolo II il 13 maggio, anche il 27 novembre ricorre una memoria mariana: la festa della madonna della Medaglia Miracolosa. Coincidenza o la Vergine Maria, Madre della Chiesa, protegge i Vescovi di Roma?
Il reliquiario è formato da un doppio cilindro di vetro, poggia su un basamento di legno; intorno, incise su una lastra di metallo dorato, le scritte: “Cristo ci sei necessario” e “La civiltà dell’amore”. Una decorazione cesellata su lastra d’argento fascia il cilindro esterno: comincia sul fronte con un serto di foglie di palma e si chiude sul retro con una corona d’alloro, cingendo un medaglione raffigurante la scena dell’attentato. Un disco d’argento sormontato da una croce, chiude il cilindro sul lato superiore, ove sono raffigurati il motto episcopale “In nomine Domini”, lo stemma e i viaggi di Papa Paolo VI, fra i quali in particolare quello in Terra Santa durante il Concilio Vaticano II, rappresentato dalla Basilica del Monte Tabor, luogo della Trasfigurazione, la sera della cui festa il Papa entrava nell’abbraccio eterno del Padre (6 agosto 1978).