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Bornato
di ANNA SALVIONI 25 set 2023 09:00

La mia vita è un continuo cammino

Sabato 30 settembre nella Basilica di Sant’Antonio la professione perpetua di fra Alessandro Bosio. Sarà presente anche la comunità di Bornato

La comunità di Bornato si appresta a partecipare alla professione perpetua di fra Alessandro Bosio (insieme a fra Roby Giuseppe Zanzi), prevista per sabato 30 settembre alle 11 nella Basilica Pontificia di Sant’Antonio di Padova.

Fra Alessandro, com’è nata la sua vocazione?

La mia vocazione non è qualcosa che è semplicemente nata dentro di me, ma è il progetto di Dio per la mia realizzazione completa. Dio rivela questa vocazione tramite il battesimo e la Sua chiamata. Egli ci fornisce le abilità necessarie, ma la nostra risposta dipende dalla nostra libertà e generosità. La vocazione si manifesta attraverso segni che dobbiamo saper ascoltare. Nel mio caso, l’ho scoperta lavorando nel campo sanitario, quando piccoli segnali mi hanno spinto a cercare una guida spirituale: questo frate francescano mi ha aiutato a interpretare questi segni e a comprendere il mio cammino vocazionale.

Cosa l’ha spinta a intraprendere questo cammino?

Il mio discernimento per la vita consacrata è stato un percorso difficile, ma significativo, in cui ho messo in discussione ogni aspetto della mia vita. Seguire la regola di vita di San Francesco, con la sua enfasi sulla povertà e sulla croce, non è stato semplice. Ho dovuto lottare contro il mio egoismo e superare le mie resistenze personali per abbracciare pienamente il Vangelo. Nonostante le sfide, questo cammino mi ha portato gioia e realizzazione autentica.

Ho avuto momenti in cui ho pensato di tornare indietro, soprattutto quando ho dovuto rinunciare al mio lavoro e chiudere la mia casa. Ma ho trovato la forza per continuare riflettendo sul passo del Vangelo di Matteo in cui Gesù invita il giovane ricco a vendere le sue ricchezze e seguirlo.

Quali sono stati e sono i suoi riferimenti?

Il mio principale punto di riferimento è la Parola di Dio, che ritengo fondamentale ascoltare, meditare e applicare nella vita di tutti i giorni. La partecipazione regolare all’Eucaristia e agli altri sacramenti è essenziale per la mia vita spirituale. Ho un padre spirituale che mi aiuta a comprendere i segni di Gesù nella mia vita. La comunità fraterna in cui vivo è altrettanto importante, poiché i fratelli frati sono un dono prezioso che mi sostiene, corregge e protegge. Sono un riferimento indispensabile nella mia vocazione.

Oltre quello già citato, c’è un passo di vangelo al quale è particolarmente affezionato?

Penso che ogni aspetto del Vangelo richieda affetto da parte mia, il che significa abbracciare il dettato della regola di Francesco: “La Regola e vita dei frati minori è questa, cioè osservare il santo Vangelo del Signore nostro Gesù Cristo, vivendo in obbedienza, senza nulla di proprio e in castità”. Questo significa mettere il Vangelo al centro della mia vita. In particolare, un passo del Vangelo che ha un significato speciale per me è il brano di Matteo 25,31-46 che è risuonato profondamente in me quando lavoravo con gli ammalati in una Rsa. Quando mi avvicinavo a loro, questi versetti mi toccavano interiormente, portandomi sia conforto sia, a volte, smarrimento. Queste parole di Gesù sottolineano l’importanza di servire gli altri, specialmente i più bisognosi, perché ogni atto di gentilezza verso loro è come se fosse rivolto direttamente a Cristo stesso.

Cosa si aspetta da questo nuovo cammino?

La mia vita è un percorso in cui non ci sono distinzioni tra vecchio e nuovo, ma piuttosto è un continuo camminare. È giunto il momento di dare un “sì” definitivo, per tutta la vita. Questo impegno richiede una costante cura e rinnovamento, sia quando è facile che quando è difficile da pronunciare. Fino a questo punto, il Signore mi ha fatto scoprire sempre nuovi orizzonti. Spero che questo percorso, che è la mia vita, mi permetta di aprirmi sempre di più alle necessità dell’umanità e di scoprire costantemente nuove sfide in cui sperimentare la presenza di Cristo Crocifisso e Risorto.

Ha già dei progetti o degli obiettivi da perseguire?

L’obiettivo principale è vivere una vita in pienezza, una vita bella, buona e beata, orientata verso la santità nella quotidianità. Tuttavia, anche un frate ha sogni, come li aveva San Francesco. Il mio sogno più grande è continuare a vivere con i miei fratelli al servizio della Chiesa e dell’umanità. Questo significa essere pronti a servire gli altri, come simboleggiato dal gesto di lavare i piedi dei fratelli, ma anche essere disposti a ricevere aiuto e servizio da loro.

ANNA SALVIONI 25 set 2023 09:00