La Giornata nazionale per la Vita
“La morte non è mai la soluzione”, questo ci ricordano i Vescovi italiani per la 45^ Giornata nazionale per la Vita. Ogni anno dal 1978 viene celebrata nella prima domenica di febbraio per decisione di San Paolo VI, che la istituì negli ultimi mesi del suo pontificato, anno in cui in Italia divenne possibile l’aborto volontario. "La Chiesa non si rassegna e non si rassegnerà mai", disse allora papa Montini. Per questo la Chiesa, che è Madre, mantiene desta la coscienza dei suoi figli e di tutta la società civile sul dramma dell’aborto, che, spezzando l’inscindibile binomio “libertà e vita”, distrugge la più amorevole e primaria delle relazioni, quella tra una madre e suo figlio. Mettere termine ad una esistenza non è mai una vittoria, né della libertà, né della società, né dell’umanità. È il tragico esito di persone spesso lasciate sole con i loro problemi e la loro disperazione. Il vero diritto di civiltà da rivendicare e da insegnare è quello che ogni vita, terminale o nascente, venga adeguatamente custodita. Per questo i nostri Vescovi nel messaggio di quest’anno ricordano in particolare di “educare le nuove generazioni alla gratitudine per la vita ricevuta e all’impegno di custodirla con cura, in sé e negli altri”.
Come ogni anno l’Ufficio per la Famiglia e l’Ufficio per la Salute propongono una Santa Messa per la Vita nella Basilica di Santa Maria delle Grazie a Brescia, alle ore 16 di domenica 5 febbraio 2023, invitando in particolare le volontarie dei Centri di Aiuto alla Vita presenti a Brescia e le mamme che hanno detto “sì” alla vita con i loro bambini.
Il giorno prima, sabato 4 febbraio alle ore 10, il Vicario Generale della Diocesi, mons. Gaetano Fontana, visiterà il reparto Maternità della Poliambulanza di Brescia.