La Giornata del Seminario
Domenica 20 novembre, Cristo Re dell’Universo, in tutta la Diocesi si celebra la Giornata del Seminario con un’intenzione di preghiera dedicata
Il Seminario è una grande opportunità di formazione culturale, umana, civile, religiosa e vocazionale. È una palestra di vita nella quale poter respirare un clima di fraternità. Il rettore, don Sergio Passeri, sottolinea spesso che il Seminario è una casa dove poter sostare e dove (gruppi, associazioni, singoli) possono essere accolti per vivere insieme delle esperienze di fraternità e di crescita spirituale. Oggi anche la figura del sacerdote è in continua trasformazione. Difficile tracciare un identikit. Il sacerdote, camminando con gioia e gratitudine, deve saper ascoltare e lenire le ferite del cuore che abitano in ciascuno di noi. E nell’ascolto deve saper trasmettere, per contagio, l’entusiasmo della buona notizia che gli ha cambiato la vita, il messaggio di un Dio che si è fatto uomo per noi.
Anche il sacerdote, però, di tanto in tanto ha bisogno di ricaricare le batterie e di rimettere al centro l’essenziale. E l’essenziale è Cristo, la persona per la quale spendersi e dare la propria vita. La grazia, per citare l’omelia del vescovo Tremolada alle ordinazioni presbiterali dello scorso 11 giugno, è “l’orizzonte di bene nel quale ci muoviamo, il principio di tutto, l’energia che ci salva ma anche e prima di tutto un amore sincero, intenso e invincibile che proviene dal cuore stesso di Dio. La grazia è lo sguardo amorevole di Dio su di noi e insieme la sua potente opera di riscatto e di santificazione. È dalla grazia di Dio che deriva la gratuità, cioè lo stile di vita dell’uomo credente”.
La nostra Diocesi sta investendo molto, in termini di energie, sulla formazione permanente del clero. Altre realtà in Italia si interrogano e accompagnano la sindrome da burnout (demotivazione, delusione e disinteresse) o come era stata ribattezzata in un’indagine di molti anni fa la sindrome del samaritano deluso. È indispensabile aver cura dei sacerdoti nei loro primi anni di ministero, perché in questi anni è più grande il pericolo di burnout. Non è il momento di guardare indietro nel tempo o di affliggersi davanti alla conta dei numeri, anche perché il rischio depressione è dietro l’angolo. Chiediamoci, piuttosto, che comunità trovano se le chiese sono vuote e se nei luoghi tradizionali educativi intercettiamo sempre meno persone.
Ogni mercoledì, alle 21, il Seminario diocesano propone, in diretta sui canali social, la lectio divina sul Vangelo della domenica successiva: un momento di preghiera e di fraternità nell’aula magna del Seminario. “Pietre vive. Per una fede concretissima” è, invece, l’itinerario promosso una volta al mese. Il prossimo appuntamento è il 25 novembre. Concreti come una pietra, ma allo stesso tempo vivi, non addormentati e passivi come una statua. E il corpo, nell’avventura della fede, è protagonista. Gli incontri si terranno presso il Seminario di Brescia dalle 20.45; dalle 19.30 è possibile condividere la cena insieme con i seminaristi. Le Diocesi lombarde si stanno interrogando sul futuro dei seminari. A breve verrà presentata la definizione del nuovo percorso da intraprendere con alcune diocesi lombarde.
