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Brescia
di LUIGI ZAMELI 26 lug 2024 12:54

Salvetti: l’uomo, l’artista e il sacerdote

La scorsa settimana abbiamo dato la notizia della morte di don Luigi Salvetti. Proviamo a ricordarlo attraverso le parole di mons. Lorenzo Voltolini, oggi monaco trappista e vescovo emerito di Portoviejo in Ecuador. “Don Luigi ha vissuto tempi di cambio, tempi di rinnovazione, ricchi di tanta effervescenza nella Chiesa e nel mondo, tempi che ha saputo interpretare con intelligenza, con saggezza e anche con molta fedeltà al Vangelo e alla Chiesa. Don Luigi, con l’appoggio dei Vescovi del suo tempo, ha potuto svolgere e mettere al servizio della Chiesa bresciana e missionaria i doni artistici che il Signore gli ha dato. Attraverso la pittura e la musica ha tradotto in linguaggio catechetico il mistero di Cristo e della Chiesa. Già da studente di teologia disegnò a carboncino la Via Crucis per la cappella del Ginnasio e negli anni Ottanta pose il suo genio artistico al servizio della Chiesa missionaria in Africa e in America Latina. Ringrazio il Signore per quanto ha fatto in Ecuador: la Via Matris a Latacunga e la Bibbia dei poveri a Portoviejo. Entrato nel silenzio della malattia prima e nel silenzio eterno ora, continuerà a evangelizzare con le sue opere pittoriche. Grazie don Luigi e arrivederci in Paradiso”. C’è chi, come il compianto amico Angelo Onger, ha avuto la fortuna di contemplare la sua opera nella cattedrale di Portoviejo in Ecuador e ha riscontrato “la percezione della forza dell’arte come prezioso strumento di incontro e dialogo fra mondi e culture diverse. L’arte come generatrice di un linguaggio universale”. Don Luigi, ordinato nel 1963, come precisa il compagno di Messa mons. Angelo Bonetti, “non è stato capito da tutti (anche dai superiori ecclesiastici) nel ‘servizio al vangelo’ che ha inteso fare con la pittura e con la musica. Gran lavoratore, ha dipinto un centinaio di chiese (tre

in America Latina, una in Romania, una in Costa d’Avorio...). Non ha solo dipinto quadri; ha espresso la sua genialità anche e soprattutto nel disegno grafico. Don Salvetti con il suo lavoro artistico non si è arricchito. È nota la sua carità verso i poveri. Tante opere le ha realizzate gratuitamente”. Sui social, in tanti hanno voluto esprimere un sentimento di gratitudine nei confronti di don Luigi. Massimiliano Bottoli l’ha definito “un bravo prete che ha saputo essere un eccellente organista e un bravo artista non tralasciando mai nulla delle tre cose e soprattutto mettendo sempre al centro di tutto, all’ apice di tutto, Dio e il suo essere prete”. Don Eraldo Fracassi ha sottolineato che “ci ha lasciato l’uomo, l’artista e il sacerdote che nel suo conclamare che ‘gutta cavat lapidem’ ci invita, con quel suo sorriso sempre sulle labbra che lo ha accompagnato anche nella sua degenza a Mompiano, a mai demordere. Il Signore lo abbia in ‘Gloria’. Una sentita e forte preghiera ed un grazie a chi l’ha sempre assistito”.

LUIGI ZAMELI 26 lug 2024 12:54