L'Immacolata alla Pavoniana
Immacolata e seconda pandemia. La festa dell’8 dicembre sta mettendo a dura prova l’intera comunità dell’Opera Pavoniana, che ha al suo centro il Tempio votivo dedicato a Maria Immacolata. Il covid vi ha fatto visita, colpendo religiosi e parrocchiani. Ne ha risentito anche la preparazione alla festa, da sempre circostanza sentita e partecipata. Specifica preparazione si terrà durante la Messa delle 11.30 di domenica 6 dicembre, in cui sono invitati anche gli Ex allievi ad affidare a Maria le proprie famiglie, molte delle quali sono state toccate nei mesi scorsi dai lutti causati dall’epidemia. Il cuore della festa, invece, si vivrà nella messa delle 11.30 di martedì 8 dicembre, in cui i religiosi pavoniani, il cui nome ufficiale è Figli di Maria Immacolata, ridiranno il proprio sì al Signore rinnovando i voti di castità, povertà, obbedienza e due giovani stranierei rinnoveranno la loro consacrazione annuale.
Dopo oltre 20 anni, in cui la festa culminava con un concerto musicale in onore del Fondatore, San Lodovico Pavoni, nel 2020 non sarà possibile godere di questa manifestazione. Non manca, però, la speranza che possa essere degnamente supplita da un evento cittadino l’11 giugno del prossimo anno, festa di san Barnaba apostolo. In quel giorno verrà ricordato il bicentenario della fondazione dell’omonimo Istituto da parte di san Lodovico Pavoni. Un’istituzione educativa caratterizzata dall’avvio nel nostro Paese della formazione professionale rivolta ai giovani in maggior stato di necessità. Nell’Istituto di San Barnaba in Brescia vide la luce nel 1821 la prima scuola grafica in Italia.