L'essenziale da scoprire con l’Oec
“Non è il tempo del Tuo giudizio, ma del nostro giudizio: il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso Te, Signore, e verso gli altri”. Questa frase di Papa Francesco è il motto ispiratore del corso presentato dall’Opera per l’Educazione Cristiana, la fondazione eretta nel 1977 con lo scopo di contribuire alla diffusione della fede cristiana nel campo della cultura, dell’educazione e dell’istruzione. Essa si propone di sostenere attività rivolte all’approfondimento e alla diffusione della cultura cristiana e, in questa prospettiva, promuove borse di studio annuali riservate a giovani meritevoli per profitto e coerente testimonianza cristiana. L’Opera per l’educazione cristiana ha promosso, nel 1979, l’Istituto Paolo VI, Centro internazionale di studi e documentazione sull’ “età montiniana”.
Per l’anno scolastico 2020/2021 il tema scelto è “Il tempo dell’essenziale”. Il corso è rivolto agli studenti degli ultimi tre anni delle scuole secondarie di II grado di Brescia e provincia. “L’Oec vuole fare trovare il positivo in tutto ciò a cui siamo stati costretti in questo periodo: silenzio, solitudine, stare a casa. Attraverso il passaparola – ha affermato Stefania Pozzi del Comitato coordinatore – fra chi ha già partecipato negli anni scorsi la proposta del nuovo corso giungerà agli studenti, ai genitori e agli insegnanti. Da qualche anno il corso è aperto anche agli studenti di altre religioni”. Per partecipare è necessario iscriversi presso la segreteria dell’opera entro il 15 gennaio 2021 telefonando al numero 030.2186246 o inviando un messaggio a segreteria@operaeducazionecristiana.it (vedi sito www.oec.istitutopaolovi.it). Fra tutti i partecipanti saranno assegnati 40 premi-ricerca di 800 euro e un premio speciale di 1.000 euro alla memoria di mons. Giuseppe Cavalleri, già vicepresidente dell’opera. L’obiettivo formativo è di offrire dei contenuti che aiutino i giovani a formarsi una coscienza libera, critica e propositiva; per maturare un progetto di vita personale e professionale che li abiliti ad affrontare il futuro con maturità e responsabilità; favorire il confronto e la collaborazione con i propri coetanei, per aiutarli a costruire sane relazioni in ogni ambiente e situazione di vita. “Questa iniziativa – ha spiegato il vice presidente Michele Bonetti – è nata più di 40 anni fa per gestire l’attività editoriale de La Scuola Editrice e dell’Istituto Paolo VI; poi su ispirazione di mons. Cavalleri, preside dell’Istituto Cesare Arici, si è pensato a delle iniziative per i giovani di tutti gli istituti sia cattolici che statali. Con questo corso, negli anni i ragazzi hanno imparato a stare insieme, a pregare e a crescere insieme”.
Gli incontri, la cui regia è affidata a Emanuele Ferrelli, docente di Pedagogia generale all’Università Cattolica, si terranno per via telematica dalle 15 alle 18, eccetto la prova finale. Incomincia sabato 23 gennaio 2021 con la relazione “Fare i conti con ciò che conta” del prof. Pierpaolo Triani; il 6 febbraio sarà mons. Pierantonio Tremolada a parlare di “Distanza e prossimità”; la prof. Rita Bichi il 27 febbraio relazionerà su “Solitudine e isolamento sociale nell’era della comunicazione”; il 6 marzo si sveleranno “I volti della solitudine nella letteratura” col prof. Ermanno Paccagnini; il 27 marzo saranno il prof. Giovanni Grandi e Madre Diana Papa, abbadessa del Monastero delle Clarisse di Otranto, a “Riscoprire l’essenzialità e l’interiorità. La prova conclusiva si terrà sabato 10 aprile, sempre dalle ore 15 alle 18, presso l’Istituto Arici.