I cardinali approvano il miracolo
“La comunità, quando lo saprà, non potrà che gioire”. Così il parroco di Concesio, paese natale di Paolo VI, ha commentato la notizia, lanciata da Vatican Insider, dell’approvazione unanime del riconoscimento del miracolo attribuito all’intercessione di Giovanni Battista Montini nell’odierna riunione dei vescovi e cardinali della Congregazione dei Santi
“La comunità, quando lo saprà, non potrà che gioire”. Così il parroco di Concesio, mons. Fabio Peli, ha commentato la notizia, lanciata da Vatican Insider, dell’approvazione unanime del riconoscimento del miracolo attribuito all’intercessione di Giovanni Battista Montini nell’odierna riunione dei vescovi e cardinali della Congregazione dei Santi.
Concesio, paese natale del pontefice bresciano, attende trepidante la canonizzazione, la cui data si saprà solo dopo l’approvazione di papa Francesco. “Ci stiamo preparando a questo evento – sono ancora parole di mons. Peli – attraverso incontri, momenti di preghiera e approfondimento per arrivare con gioia a questo evento”. Dalle colonne del nostro settimanle lo avevamo già annunciato nel dicembre scorso: il 2018 sarà l'anno della canonizzazione del beato Paolo VI.
Molto è stato scritto sul miracolo riconosciuto il 13 dicembre 2017. L'evento è dettagliamente descritto nella "positio" messa a punto per sostenere la causa di canonizzazione. Il 23 settembre del 2014, Vanna Pironato di 35 anni, già mamma di un maschietto di 5 anni e in attesa di un secondo figlio, alla 13esima settimana di gestazione viene ricoverata in ospedale per una minaccia di aborto, dovuta alla rottura prematura della placenta. Durante il ricovero, si legge nella documentazione messa a punto dai postulatori della causa, la situazione non migliora e i medici non nascondono la loro preoccupazione alla futura mamma: la sua gravidanza è a rischio. Nonostate l'aggravarsi della situazione e il discreto consiglio di prendere in considerazione un aborto terapeutico, Vanna Pironato e il marito, decidono di portare avanti la gravidanza. Qualche tempo dopo, su suggerimento di un'amica, la coppia decide di affidare la difficile gravidanza all'intercessione di Paolo VI che sarebbe stato beatificato il 14 ottobre proprio in virtù di un miracolo operato su un feto.Il 29 ottobre Vanna Pirovano e il marito si recano in pellegrinaggio al Santuario delle Grazie per pregare il Beato Montini in uno dei luoghi a lui più cari. Come è noto, infatti, non solo il santuario mariano cittadino è sempre stato un luogo particolarmente caro al giovane Montini che qui celebrò la sua prima messa all'indomani dell'ordinazione sacerdotale.Dal giorno del pellegrinaggio a Brescia la coppia invoca quotidianamente l'intercessione di Paolo VI e parallelamente, attraverso il ricovero in diverse strutture ospedaliere, tiene sotto controllo la gravidanza che prosegue con una costante perdita di liquido amniotico.
La situazione procede tra notizie più o meno preoccupanti e la sommistrazione di terapie, descritte in modo dettagliato dai postulatori, sino alle 4.05 del 25 dicembre, quando Vanna Pironato viene ricoverata con i sintomi del parto imminente. Poco più di due ore dopo, alla 26esima settimana di gestazione, dà alla luce, con un parto prematuro e in presentazione podalica, la piccola Amanda Maria Paola. Trasferita immediatamente in un reparto di terapia intensiva neonatale, la piccola viene sottoposta a tutte le cure necessarie. Dopo due giorni, stabilizzata, viene portata in un reparto di patologia neonatale per la prosecuzione delle cure. Quasi quattro mesi dopo lascia l'ospedale in buone condizioni di salute. Condizioni che perdurano tutt'oggi.