Kiremba. Sorso di solidarietà
Ats Kiremba ha fatto realizzare delle borracce con le quali avviare la raccolta fondi per la sostituzione delle cisterne d’acqua dell’Ospedale
Continua il cammino di sostegno all’ospedale “Renato Monolo” di Kiremba. Per il 2020, A.t.s. Kiremba si impegna a sostegno di un pilastro fondamentale: l’acqua. Per assicurare le basilari norme igienico-sanitarie serve un impianto che consenta stoccaggio, filtrazione e distribuzione dell’acqua in sicurezza a tutta la struttura dell’Ospedale. A.t.s. Kiremba ha fatto realizzare delle borracce con le quali avviare la raccolta fondi per la sostituzione delle cisterne d’acqua. Con l’acquisto di una borraccia chiunque potrà contribuire alla causa: per un sorso di solidarietà! Basta fare un’offerta libera a partire da 18 euro tramite bonifico o in contanti al momento del ritiro presso l’Ufficio per le missioni in via Trieste 13 B a Brescia dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30. Per informazioni, si può mandare una email a missioni@diocesi.brescia.it o telefonare allo 030 3722352; l’Iban per la donazione è il seguente: IT 49T0311111235 000000033604.
La presenza in Burundi. A.t.s Kiremba continua, quindi, a stare al fianco della popolazione burundese. La presenza bresciana a Kiremba affonda le proprie radici nelle esperienze di volontariato internazionale dei primi anni Sessanta, sullo slancio del Concilio Vaticano II e dell’elezione al pontificato di Paolo VI. In quell’occasione i bresciani decisero di donare una parrocchia al neoeletto Papa e scelsero Kiremba. L’Ospedale “Renato Monolo” sorse pochi anni dopo e nel tempo si è accreditato al sistema sanitario nazionale come Ospedale di Distretto, diventando un punto di riferimento per tante persone delle verdi colline del Burundi. Nel 2013, l’Ufficio per le Missioni, la Congregazione Suore Ancelle della Carità, la Fondazione Poliambulanza, la Fondazione Museke, Medicus Mundi Italia e As.Co.M. - Legnago decisero di riprendere il proprio impegno in forma congiunta. Vide così la luce A.t.s.. Kiremba, il cui obiettivo è la riqualificazione dell’Ospedale attraverso un programma pluriennale per l’accompagnamento verso l’autonomia, grazie anche all’inestimabile collaborazione di molti esperti volontari che annualmente partono per dare gambe a questo cammino.
La situazione nel Paese. Il Burundi sta vivendo una difficile transizione dopo lo spargimento di molto sangue. Nelle scorse settimane è scomparso, forse a causa del coronavirus, il discusso e discutibile presidente uscente Pierre Nkurunziza che, il 20 agosto, avrebbe dovuto consegnare il potere al suo successore, il generale Évariste Ndayishimiye, eletto il 24 maggio tra mille polemiche e brogli elettorali. Il generale Ndayishimiye ha giurato il 18 giugno come presidente della nazione. Mons. Simon Ntamwana, arcivescovo di Gitega, ha chiesto al nuovo capo dello Stato di permettere il ritorno in patria dei rifugiati che avevano lasciato il Burundi durante la crisi politica e le violenze di strada innescate dall’ultima rielezione di Nkurunziza nel 2015.