Iscrizioni a scuola: scelta che apre al futuro
Si avvicina il periodo di iscrizioni alle scuole per il prossimo anno: dal 4 al 28 gennaio molte famiglie e studenti saranno chiamati alla scelta dell’istituto nel quale frequentare la scuola primaria o secondaria di primo grado e, soprattutto, a selezionare un indirizzo specifico per le superiori.
Scegliere la scuola è anche orientare la vita in una direzione o nell’altra, ed è dunque un atto di rilevanza educativa, esistenziale, persino spirituale. Evidentemente non è bene affidarsi alle tendenze o alla “fama” di una scuola o di un’altra: perciò alcune domande dovrebbero orientare a formulare criteri di scelta, consapevoli che, nella prospettiva di una società della conoscenza, la scuola è una tappa non conclusiva della formazione (per molti seguiranno l’università, oppure corsi di specializzazione, e la formazione nel mondo del lavoro). Nella scelta della scuola è significativo anche l’ambiente nel quale si trascorreranno molte ore della settimana, e soprattutto è importante lo stile educativo e relazionale proposto. Su quali basi, dunque, scegliere? Un indirizzo e una proposta formativa che piace, oppure una scuola che sia “utile”? A fronte della molteplicità di saperi e di specializzazioni, della velocità di consumo delle conoscenze che caratterizza il nostro tempo, può esistere, oggi, una scuola che “assicura un risultato” e offre un lavoro?
Le scuole sono oggi orientate a promuovere le competenze, cioè ad essere ambienti che promuovano l’imparare ad imparare (un metodo, una mentalità di ricerca e di apertura), l’imparare a vivere con gli altri (la cooperazione, la cittadinanza, la socialità), l’imparare a divenire progressivamente se stessi (l’assunzione di responsabilità, il dialogo fra mente, cuore e azione). Alla luce di tutto ciò, l’invito a studenti e famiglie è quello di scegliere con ponderazione, in dialogo con la scuola di provenienza, valutando gli interessi personali del ragazzo a confronto con altri aspetti della persona (carattere, approccio ai problemi, competenze relazionali, motivazione allo studio, potenzialità e limiti…). Per la scuola superiore si tenga presente che non c’è scuola facile o difficile (licei, tecnici, professionali sono tutti indirizzi che impegnano!), ma che ogni scelta è più agevole se voluta consapevolmente: è perciò importante leggere il piano dell’offerta formativa e il quadro orario delle discipline (il documento di riferimento si chiama Ptof).
Ogni percorso scolastico è arricchito dalla presenza dell’Insegnamento della Religione Cattolica: all’atto dell’iscrizione la scelta è da confermare, perché la proposta dell’Irc amplia le conoscenze culturali, abilita a linguaggi della vita e del senso, ed è offerto a tutti gli studenti, non solo ai cattolici. Infine si tenga sempre presente che il sistema pubblico dell’istruzione è costituito dalla scuola statale e da quella paritaria (cattolica in particolare). La scuola cattolica è espressione dell’impegno educativo della Chiesa, e vuole essere scuola ricca di umanità, di attenzione educativa. È a tutti gli effetti scuola pubblica, che risponde a tutti i requisiti chiesti dalle norme. Per sostenere l’iscrizione alla scuola paritaria sono previsti numerosi aiuti, sia da parte pubblica che da fondazioni e realtà assistenziali. L’Ufficio per la Scuola della diocesi di Brescia è a disposizione per ogni altra informazione (segreteria.scuola@diocesi.brescia.it; 030/3722237)