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di GABRIELE FILIPPINI 22 ott 2024 08:05

In ricordo di don Luigi Dotti

Don Luigi Dotti, nato a Corte Franca il primo gennaio 1936, della parrocchia di Timoline; ordinato a Brescia il 23.6.1962, ha svolto i seguenti servizi: Vicario cooperatore a Capriano del Colle dal 1962 al 1968, Vicario cooperatore a Bagnolo Mella dal 1968 al 1970, Vicario cooperatore a Pralboino dal 1970 al 1973, parroco a Nadro dal 1973 al 2013, presbitero collaboratore a Ceto, Nadro e Ono S. Pietro dal 2013 al 2022. E' deceduto il 25.8.2024 presso la R.S.A. Fondazione Villa Zani di Bienno. I funerali si sono svolti il 27.08.2024 a Nadro e sepolto a Timoline.

Nel noto romanzo “Diario di un curato di campagna” dello scrittore francese Georges Bernanos, il giovane parroco protagonista scrive: “Più di una volta mi è venuto il dubbio di non saper morire, giunto il momento”. Don Luigi Dotti, all’età di 88 anni, ha fatto una morte serena, ospite della R.S.A. Villa Zani di Bienno, dopo un lungo ministero sacerdotale fecondo, permeato di bontà, semplicità e saggezza.

Don Dotti da giovane prete ha fatto tre esperienze di curato: a Capriano del Colle, Bagnolo Mella e Pralboino: nelle tre parrocchie, molto diverse fra loro, si è speso per i giovani secondo i canoni della pastorale di quegli anni, sospesa fra la prassi preconciliare e le vivaci novità del post Concilio. Ma è stato a Nadro, piccola parrocchia camuna frazione di Ceto, dove don Dotti ha dato il meglio di sé nei quarant’anni in cui è stato parroco, continuando poi a risiedere come collaboratore dopo la rinuncia, estendendo il suo ministero anche alle parrocchie confinanti.

È stato un prete che ha saputo conciliare armonicamente azione e contemplazione, compagnia e solitudine, semplicità popolare e preparazione culturale, amore al piccolo gregge a lui affidato e amore alla Chiesa, universale e senza confini. Leggeva molto e aveva nella Bibbia e nel Catechismo della Chiesa Cattolica (che citava talvolta a memoria) i suoi principali riferimenti. E i contenuti della Sacra Scrittura e della dottrina della Chiesa erano l’oggetto autorevole della sua predicazione e dei suoi vari incontri parrocchiali e zonali.  

Inoltre la sua figura di prete non è stata significativa soltanto per la comunità parrocchiale perché don Dotti si è dedicato per anni, fino al pensionamento, all’insegnamento di religione a Breno e, in modo ammirevole, per tanti anni è stato l’anima dei corsi di preparazione al matrimonio per i fidanzati della Zona, con serate di incontri o ritiri all’Eremo Ss. Pietro e Paolo di Bienno. La pastorale familiare è stata una sua grande passione ministeriale che ha dato tanti frutti.

Di lui si può dire che sia stato un prete completo, che non ha mai aspirato “a carismi più grandi”: ha curato con dedizione la sua parrocchia mai dimenticando di essere parte di una comunità più grande, infatti partecipava sempre volentieri agli incontri e ai ritiri di Zona. Non disdegnava la compagnia ed era fedele al suo ruolo.

A Nadro, fra famiglie che lo stimavano e gli volevano bene, rimase anche dopo la rinuncia e nella parrocchiale dedicata ai Santi Gervasio e Protasio, divenuta camera ardente, si svolsero i suoi funerali. Negli ultimi anni, purtroppo, visse un momento difficile durante la pandemia del Covid. Fu ricoverato per due settimane e da questa esperienza non si riprese più perfettamente, vivendo un lento declino che lo portò al necessario ricovero alla RSA di Bienno.

Proveniva da una famiglia molto religiosa di Timoline Corte Franca. Aveva due sorelle suore e si prese cura, con un’altra sorella, di un fratello disabile che volle con sé. Anche questo è indice della sua positiva visione della famiglia. E nel cimitero di Timoline, nel dolce e verde paesaggio della Franciacorta, riposa in pace.


GABRIELE FILIPPINI 22 ott 2024 08:05