In preghiera sul monte Guglielmo
Domenica 16 luglio, mentre per molti valtrumplini, ma vi saranno anche dei provinciali e fuori provincia, sarà una bella giornata festosa da incorniciare, per Cesare Giovanelli, lasciate le vesti di Presidente della disciolta Associazione Culturale Redentore, non sarà facile resistere al desiderio di salire, come ha sempre fatto per tanti anni, fino al Guglielmo, per partecipare assieme anche ai tanti amici alla S. Messa e, dopo i saluti ai concelebranti e alle autorità, condividere il pranzo conviviale nel vicino Rifugio Almici. Al Monumento al Redentore Giovanelli ci ha lasciato un pezzo di cuore – due anni fa, dopo la cerimonia s’era anche fermato per un attimo, il suo cuore – e ha dedicato tempo, impegno, tenacia, perché il “Redentore” fosse sempre più bello, rifulgente ed attrattivo per sempre più pellegrini.
“Ho cercato, in tutti questi anni di riparare e abbellire la casa del Redentore in Guglielmo, un po’ come fece S. Francesco – ci ha detto Cesare Giovanelli – insieme a tutti gli amici dell’Associazione Culturale Redentore, che ho creato nel 1998; Il portale e i mosaici sono delle pregevoli opere d’arte; non ultima la statua di San Paolo VI la cui idea mi venne dopo aver letto nel Natale del 1997 il libro “Il Borgo del Papa” regalatomi dal Coro di Inzino (è l’ultima presidenza che ho voluto mantenere, quella del coro): durante il sopralluogo in Guglielmo col sindaco di Zone e il Presidente del Cai di Gardone Val Trompia, chiesi ad un escursionista di posare, quale statua, sopra il piedistallo, residuo del basamento del vecchio monumento, dicendo agli astanti ”non vi pare che stia bene una statua posta lì sopra?”; il bronzo raffigurante San Paolo VI venne inaugurato nel 1998 dal vescovo Foresti (ma venne benedetto da Papa Giovanni Paolo II, durante la sua visita bresciana il 20 settembre 1998). Per vedere la statua occorre salirci, sul Guglielmo, mentre il Redentore si può scorgere da molti paesi della Lombardia, eccetto quelli abbarbicati alle pendici montuose valtrumpline; io, ogni mattina, al risveglio, ho la fortuna di ammirare due Monumenti al Redentore: per primo quello del Guglielmo, che scorgo appena alzo la tapparella della mia camera (non vedo ahimè la statua del mio concittadino San Paolo VI, ma ho immagini e medaglia nel comodino) e per secondo quello eretto sul Monte Peso dagli abitanti di Collebeato, che lo inaugurarono il 25 settembre 1901, quasi un anno prima di quello del Guglielmo, inaugurato il 24 agosto 1902.
Domenica 16 luglio ci sarà il 121° Pellegrinaggio al Redentore: alle ore 10.15 dal rifugio Almici partirà la processione che salirà in Guglielmo per la S. Messa delle ore 10.30, concelebrata dal card. filippino mons. Luis Antonio Tagle (Pro Prefetto del Dicastero per l’evangelizzazione, braccio destro di Papa Francesco, venuto per commemorare il 45° della morte di San Paolo VI) coadiuvato da don Lorenzo Pedersoli, parroco di Zone, don Pietro Minelli, parroco di Gardone Val Trompia, Magno e Inzino, ed altri parroci dei paesi circostanti. È il primo pellegrinaggio organizzato dalla nuova associazione “Gölem-Associazione Culturale Redentore” nata da una costola della precedente: auguriamo al nuovo presidente, Luigi Palini, di continuare sulla strada segnata e battuta da Cesare Giovanelli.