In ascolto della Chiesa e del territorio
L'anno che verrà nelle parole di don Adriano Bianchi, direttore del settimanale diocesano "La Voce del Popolo"
L’8 luglio del 1893 usciva il primo numero de “La Voce del Popolo”. Nasceva dall’intuizione lungimirante di figure come Giorgio Montini e del beato Giuseppe Tovini che, con il settimanale diocesano, intendevano dotare la Chiesa bresciana di un nuovo ed efficace strumento di evangelizzazione.Dal quel primo numero sono passati 125 anni, eppure, come ci ha ricordato anche papa Francesco nell’udienza concessa alla Fisc e all’Uspi il 16 dicembre scorso, la finalità di giornali come il nostro non è cambiata. Ha dovuto certo adattarsi a contesti sempre nuovi e, in questi ultimi anni, in rapidissimo cambiamento. “I settimanali diocesani − ci ha ricordato papa Francesco − possono rivelarsi utili strumenti di evangelizzazione, uno spazio nel quale la vita diocesana può validamente esprimersi e le varie componenti ecclesiali possono facilmente dialogare e comunicare. Lavorare nel settimanale diocesano significa sentire in modo particolare la Chiesa locale, vivere la prossimità alla gente della città e dei paesi, e soprattutto leggere gli avvenimenti alla luce del Vangelo e del magistero della Chiesa”. Nei suoi 125 anni di storia “Voce” ha cercato di “sentire” sempre al meglio la Chiesa e il territorio bresciano. Ne ha raccolto e descritto le preoccupazioni e le ansie nei momenti più bui della sua storia, ma ha anche dato spazio alle tante pagine felici, a partire da quella scritta il 21 giugno del 1963 con l’elezione di Paolo VI. Nel 2018 ormai alle porte, confortati anche dalle parole di papa Francesco, continueremo a profondere il massimo dello sforzo per continuare a svolgere questo servizio. La speranza è quella di potere aggiungere un’altra bella pagina alle tante scritte in questi anni: la canonizzazione di papa Paolo VI. Coltivando nella preghiera la speranza che questo passaggio tanto atteso diventi realtà, “Voce” metterà in campo alcune iniziative speciali. Cinque anni fa, in occasione del 120° anniversario di pubblicazione, la storia del settimanale era stata ripercorsa attraverso la pubblicazione di alcune prime pagine storiche. Per il 2018 stiamo pensando a iniziative che mettano il risalto, attualizzandolo, il legame che c’è sempre stato tra il settimanale, la Chiesa e il territorio bresciano, per ribadire che la missione di “Voce”, come ha ricordato ancora papa Francesco, è rispondere all’“urgente bisogno di notizie comunicate con serenità, precisione e con un linguaggio pacato”.