Il Vescovo ricorda il beato p. Fausti
Ieri ricorreva l’anniversario del martirio del Beato Giovanni Fausti, il gesuita nativo di Brozzo a Marcheno. Nell'occasione, nella chiesa di San Michele, il vescovo Tremolada ha presieduto la S. Messa
Ieri ricorreva l’anniversario del martirio, vittima della persecuzione in Albania del dittatore Enver Oxha, di padre Giovanni Fausti, il gesuita nativo di Brozzo di Marcheno, fucilato a Scutari il 4 marzo del 1946 dopo un processo sommario. Fausti cadde gridando “Viva Cristo Re”. Il suo corpo venne gettato nel fiume in piena per farne sparire anche le tracce. Ma subito venne venerato e invocato come Santo. Il 5 novembre 2016 è stato beatificato a Scutari con altri 37 martiri albanesi alla presenza di un gruppo di marchenesi guidati dal sindaco Diego Bertussi e dal parroco don Giuseppe Rossi. Il vescovo Pierantonio Tremolada ha voluto rendergli omaggio presiedendo la S.Messa concelebrata col parroco.
La chiesa di S.Michele era gremita per una data ricordata in intimità senza clamori e annunci pubblici, quasi che i fedeli fossero gelosi del loro Beato, il secondo in Valle dopo Paolo VI. In perfetta sintonia il Vescovo di Brescia che leggendo brani scritti dal gesuita ne ha fatto emergere la figura di grande intelligenza con due caratteristiche esemplari: il senso vivo dell’affidamento alla volontà di Dio ed alla sua misericordia.