Il tuo segno per le Grazie
Nella serata del 20 ottobre, negli spazi del Complesso religioso, sono stati presentati gli interventi conservativi del patrimonio artistico e di messa a norma dell’impianto elettrico realizzati sino ad oggi
“Il tuo segno per le Grazie” è lo slogan che contraddistingue il progetto di raccolta fondi dedicato al restauro del Santuario mariano cittadino. Nel gennaio scorso – con il sostegno di Fondazione Cariplo e Regione Lombardia – è stato possibile dare avvio ai cantieri. Nella serata del 20 ottobre, negli spazi del Complesso religioso, sono stati presentati gli interventi conservativi del patrimonio artistico e di messa a norma dell'impianto elettrico realizzati sino ad oggi. E' stata l'occasione per dire “grazie” a chi, attraverso la propria generosità, ha permesso di dare avvio ai lavori e per rilanciare l'appello circa la necessità di reperire i fondi necessari al completamento del progetto.
Dopo i saluti iniziali del Rettore, mons. Mario Piccinelli, che ha sottolineato come sia sempre maggiore il numero di fedeli che si recano in pellegrinaggio al Santuario, ha preso la parola il Vicario generale della Diocesi, mons. Gianfranco Mascher. Ed è ricordando quanto evidenziato dal Santo Padre circa un'adeguata accoglienza dei pellegrini all'interno dei santuari che si è soffermato mons. Mascher: “Il pellegrino che arriva al santuario è spesso stanco... - sono le parole el Papa -. E tante volte questa condizione fisica rispecchia anche quella interiore. Perciò, questa persona ha bisogno di essere accolta bene sia sul piano materiale sia su quello spirituale”. Attualmente – nonostante le migliaia di pellegrini che qui si recano per chiedere un'intercessione della Vergine e per ammirare il patrimonio artistico - il Santuario è privo di un adeguato spazio dedicato all'accoglienza, a ciò si aggiunge l'inesorbile logoramento delle opere d'arte, come nel caso della Pala di Paolo da Cailina il Giovane (1543), oggi “salvata” grazie a un accurato intervento di restauro, come sottolineato dagli architetti Paola e Beniamino Dioni che hanno guidato i presenti nella visita degli ambienti.
E' necessario, però, un ulteriore segno di vicinanza e attenzione. Sono infatti innumerevoli le tele e gli affreschi ospitati nelle “Cappelle” della Basilica che attendono di essere sottoposti a restauro. Da qui l'appello dell'Economo diocesano Mauro Salvatore affinché privati ed enti - sensibili al destino delle opere ospitate nello “scrigno di spiritualità e arte” - si facciano avanti nell'“adottare” le “Cappelle” contribuendo attraverso una donazione al loro restauro. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.perlegrazie.com.