Il sì per sempre di suor Simona
Suor Suor Simona Florio, originaria della parrocchia di sant’Angela Merici in città, ha liberato nel cuore di Rivoli il suo “Sì”
25 Marzo, Annunciazione del Signore. Mentre il “Sì” di Maria risuona nel vento di Nazareth e permette al Dio del Cielo di farsi carne in un Bambino sulla terra, la sua eco raggiunge le montagne del Piemonte. Suor Simona Florio, originaria della parrocchia di sant’Angela Merici, libera il suo “Sì” nel cuore di Rivoli, rispondendo alla fedeltà di Dio con la professione perpetua tra le Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth. Mamma Antonia e papà Pino accompagnano all’altare, carichi di emozione, la figlia Simona, che dopo il cammino della prima formazione, ha mosso i suoi passi verso la gioia della consacrazione definitiva. Simona entra in congregazione l’8 dicembre 2011 e, dopo gli anni di aspirandato e postulato, si trasferisce a Roma per vivere i due anni di noviziato. In questo ultimo periodo vive un’esperienza di lavoro di tre mesi proprio a Rivoli, come cameriera; dopo la prima professione, celebrata nel 2015 a Botticino Sera, vive da giovane suora nella comunità di Roma, dove studia Scienze Religiose.
Nel 2018 cambia comunità e torna in diocesi, nella comunità di Passirano, a servizio della pastorale giovanile della congregazione e dove svolge un periodo di lavoro come insegnante di religione in un istituto professionale. Dal 2019 vive a Rivoli, dove la comunità delle Suore Operaie è presente dal 2014; Simona vive la sua missione di evangelizzazione del mondo del lavoro, propria della famiglia religiosa, come educatrice in una RAF (residenza assistenziale flessibile) per disabili, accompagna un gruppo scout come assistente spirituale, segue un gruppo di famiglie e, insieme alle sorelle della comunità, segue alcuni incontri per i giovani della parrocchia. Le parole del salmo 22, “ma io vivrò per Lui!”, e quelle di San Paolo ai Corinzi, “...perché Dio sia tutto in tutti”, stampate in un abbraccio tra cielo e terra nel suo invito, hanno accompagnato la preparazione di questo giorno di gioia che ha visto riempirsi la chiesa parrocchiale di San Bernardo Abate. Un abbraccio tra cielo e terra nel rito della professione perpetua che ha visto suor Simona prostrarsi a terra davanti all’altare, e la Chiesa cantare con gioia e raccoglimento le litanie dei Santi, chiamando questi fratelli nella fede ad accompagnare il sì di questa sorella.
Un abbraccio tra cielo e terra, impresso nel crocifisso della Suora Operaia: Gesù, divino operaio su un lato e la Santa Famiglia al lavoro nella bottega di Nazareth sull’altro; segno della sua consacrazione, suor Simona porta sul cuore il segno del Dio che è venuto a condividere dell’uomo tutta la sua vita, la sua quotidianità, il lavoro, ed è questo che testimonia nella sua missione. “Quel jour de joie”, “che giorno di gioia” ha cantato il coro, è non c’è espressione più bella per descrivere questo giorno! Prima della benedizione, i ringraziamenti di suor Simona: “‘Rallegrati, il Signore è con te!’ è ciò che oggi abbiamo ascoltato, e non poteva esserci parola più azzeccata per questo giorno. Sono felice perché il Signore mi ha scelta e mi ha donato questa vita piena, profonda e per nulla banale. Sono felice perché il Signore è con me e perché voi siete con me. Questo è il mio grazie!”.