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Brescia
di GIANCARLO PARIS 06 giu 2019 11:16

Il sacerdote esperto di umanità

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Sabato 8 giugno alle 16 le Ordinazioni in diretta su Teletutto, Supertv e Radio Voce. Domenica 9 le Prime Messe nelle parrocchie d’origine

Qual è l’importanza del rito di ordinazione nella vita della Chiesa e cosa significa per noi? Incontrando i sacerdoti della nostra Diocesi a Botticino il 23 maggio scorso, il nostro Vescovo ha detto che “il sacerdote è il servitore della Nuova Alleanza”. L’ordinazione essendo un sacramento rende presente Cristo e la sua Salvezza. Se gli Sposi con il matrimonio sono sacramento, cioè presenza dell’amore di Cristo che salva con il loro amore coniugale, il Sacerdote, in quanto ordinato, è chiamato non semplicemente a “rendere presente” l’amore di Cristo attraverso il sacramento celebrato ma a renderlo presente con la propria vita. Sempre il nostro vescovo ha detto che ciò “che si celebra sacramentalmente deve continuare esistenzialmente”.

L’esempio di Sant’Antonio. Mi permetto, visto la festa imminente di Sant’Antonio di Padova “Protettore della città di Brescia dal 1652” ricorrere al suo esempio per essere più comprensibile. Antonio era prima di tutto un contemplativo, la sua vocazione è nata come ricerca del silenzio. Anche dopo il suo passaggio tra i Frati Minori visse periodi di eremo: a Monteluco, alla Verna e a Camposampiero si conservano i luoghi dove amava il pregare in solitudine. Il suo ministero conobbe una vera e propria esplosione con la predicazione fatta nelle chiese e nelle piazze ma anche, quando non ascoltato, al porto di Rimini dove i pesci danzarono all’udire la Parola. Una predicazione che aveva un forte tono morale per chiamare a conversione denunciando i vizi e proclamando le virtù come via di santità. Le sue prediche sono una continua citazione della Scrittura tanto che fu chiamato Archa Testamenti (così lo definì Gregorio IX) e Dottore Evangelico per la conoscenza del testo Sacro. Antonio fu un grande confessore. Le sue predicazioni si concludevano spesso con la confessione delle colpe e l’assoluzione dei fedeli. Tuonò contro le eresie del suo tempo, contro i cattivi costumi dei “prelati”, dei cardinali, dei religiosi, perché avevano fatto del loro ministero uno strumento di potere ed erano caduti nella mondanità. Prese una forte posizione contro la politica corrotta del suo tempo e contro quei potenti, come Ezelino da Romano, che spremevano il popolo e denunciò apertamente l’usura tanto che la città di Padova cambiò la legge in vigore dopo un intervento del Santo. Fu decisamente, inesorabilmente dalla parte dei poveri e per questo fu amato ed è amato dai popoli, anche da fedeli di altre religioni. Ecco questo è il sacerdozio ordinato, sacramento della Salvezza di Cristo in tutti gli ambiti della vita della persona. Esperto di umanità, santo perché prima di tutto uomo di preghiera e perciò Sacramento di Cristo che salva.

GIANCARLO PARIS 06 giu 2019 11:16