Il rito dei ceri e le rose a San Francesco
La Messa dell'8 dicembre alle ore 17 sarà in diretta sui canali social di Voce
La solennità dell’Immacolata, è una giornata di grande significato per la città di Brescia e per la Comunità dei Frati Minori Conventuali di San Francesco in città. Come da antica tradizione, domenica 8 dicembre, durante la celebrazione della Santa Messa delle ore 17, presieduta dal vescovo Pierantonio Tremolada, si rinnoverà anche quest’anno il suggestivo rito dei “Ceri e delle rose”. La Sindaca di Brescia, Laura Castelletti offrirà all’ Immacolata due ceri a nome dell’intera città, presso la magnifica cappella dedicata alla Vergine Maria. L’omelia del vescovo, ogni anno, ispirandosi alla figura dell’Immacolata diventa occasione di un messaggio e un richiamo agli amministratori come a tutti i fedeli ad operare insieme per il bene comune della città. Dopo la preghiera di benedizione e affidamento a Maria della stessa, il Vescovo consegna alle autorità presenti una rosa bianca benedetta, simbolo di amore, fedeltà e dedizione e di reciproco dialogo e collaborazione.
La solennità dell’Immacolata è celebrata nella Chiesa di San Francesco con grande devozione e partecipazione di fedeli e presenza di tutte le autorità cittadine fin dal 1522. Il 28 marzo di tale anno, infatti, il Comune di Brescia deliberò di festeggiare solennemente il giorno 8 dicembre, deliberando che le massime autorità cittadine si recassero processionalmente all’altare dell’Immacolata in san Francesco e con tutti i“Paratici” (le società operaie e artigiane cittadine) offrissero dei ceri alla Vergine Maria in segno di devozione e richiesta di intercessione per la città. Un gesto che ogni anno il sindaco in carica ancora rinnova. Il dono delle rose bianche alle autorità da parte del Vescovo invece si fa risalire al 1858 quando l’allora Ministro generale dell’Ordine Francescano, padre Salvatore Calì, inviò a Papa Pio IX una rosa d’oro come segno di gratitudine per la proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione, di cui i Frati Minori Conventuali erano stati da sempre sostenitori. Il rito, celebrato ininterrottamente nei secoli, ma sospeso con le tragiche soppressioni napoleoniche, venne ripreso nel 1928 al rientro dei francescani nel loro antico convento e riconfermato ufficialmente con delibera comunale il 18 giugno 1980. Il legame speciale della comunità francescana con la città, ha del resto una lunga storia, e vede già nella metà del 1200 i frati francescani promotori di pace e riconciliazione all’interno delle varie e violente fazioni, guelfi e ghibellini, che si contendevano sanguinosamente il potere cittadino. Le antiche cronache, a tal proposito, riportano l’acquisto da parte del comune di Brescia in segno di ringraziamento ai frati per la loro opera di pacificazione, nel corso del 1254, di quattordici terreni nella zona dei Campi Bassi, dove sarebbe poi sorta appunto la chiesa di San Francesco e l’attiguo convento francescano.