Il rinnovo dei Consigli
Dal 1° settembre al 21 novembre 2021 si rinnoveranno i Consigli pastorali parrocchiali, i Consigli parrocchiali per gli affari economici e i Consigli delle unità pastorali per il quinquennio 2021-2025
La Chiesa popolo di Dio è costituita dai battezzati, che hanno tutti la stessa dignità di figli di Dio e tutti la stessa universale vocazione alla santità, ma ognuno con la propria specifica vocazione e, quindi, con il proprio compito nella comunità. Nella lettera accompagnatoria il vescovo Tremolada scrive: “Mi preme raccomandare a tutti una sincera e generosa disponibilità. Il bene delle nostre comunità domanda il contributo di tutti e, oggi più che mai, esige la consapevolezza che ognuno è chiamato in forza del Battesimo a edificare la Chiesa, in una logica di vera corresponsabilità La parola sinodalità trova una sua chiara e intensa attuazione in questi organismi di partecipazione”. Nel Direttorio della Diocesi si legge che il Consiglio pastorale parrocchiale è un organo di comunione che, come immagine della Chiesa, esprime e realizza la corresponsabilità dei fedeli (presbiteri, diaconi, consacrati e laici) alla missione della Chiesa, a livello di comunità cristiana parrocchiale. È il luogo dove i fedeli, soprattutto i laici, possono esercitare il dirittodovere loro proprio, di esprimere il proprio pensiero ai pastori e comunicarlo anche agli altri fedeli, circa il bene della comunità cristiana: in tal modo esercitano nella Chiesa la missione di Cristo di cui sono stati fatti partecipi con i sacramenti del Battesimo e della Confermazione. La funzione principale del Consiglio pastorale parrocchiale sta pertanto nel ricercare, studiare e proporre conclusioni pratiche in ordine alle iniziative pastorali che riguardano la parrocchia. In particolare è chiamato a: analizzare approfonditamente la situazione pastorale della parrocchia; elaborare alcune linee per il cammino pastorale della parrocchia, in sintonia con il cammino pastorale della Diocesi; offrire il proprio contributo in ordine alle attività del Consiglio pastorale zonale ove presente e del Consiglio pastorale diocesano; avere attenzione a tutte le questioni pastorali, non esclusi i problemi pubblici e sociali della comunità, la cui trattazione e soluzione appaiono necessarie per la vita della parrocchia; le questioni economiche della parrocchia di per sé sono di competenza del Consiglio parrocchiale per gli affari economici
La composizione. Il Consiglio pastorale parrocchiale deve offrire un’immagine, la più completa possibile, della comunità cristiana parrocchiale. Sarà pertanto necessario che in esso trovino posto tutte le principali forme o stati o modi di vita cristiana della parrocchia. Oltre, ovviamente, ai presbiteri e diaconi non mancheranno di essere rappresentate le varie forme o stati o modi di vita consacrata operanti in parrocchia (ordini monastici, istituti religiosi e secolari). Saranno poi presenti i principali stili di vita laicale, come ad esempio, coniugi, celibi, giovani, anziani, aderenti ad associazioni o movimenti cristiani, catechisti ecc. Naturalmente più stili laicali potranno essere rappresentati da un’unica persona. La composizione del Cpp e le modalità per esprimerlo devono adeguarsi alle diverse situazioni, più o meno mature al senso della partecipazione, e devono evitare le contrapposizioni e le azioni solitamente esistenti nelle realtà civili. Il primo passo per una corretta costituzione del Consiglio pastorale è un’adeguata preparazione e riflessione sulla natura e missione della Chiesa, sul compito del clero e dei laici e sulla natura e funzione del Consiglio Pastorale stesso. Tale sensibilizzazione e formazione vanno offerte in modo esteso a tutti i fedeli della parrocchia, in particolare ai gruppi, alle associazioni e ai movimenti ecclesiali. Sarà necessario, inoltre, pregare per il nuovo Consiglio, sia comunitariamente sia individualmente.