Il pane nutre il Rifugio
Ancora una volta i panificatori rispondono presente. E con orgoglio, Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale, sottolinea l’impegno ventennale della categoria a favore della Giornata del pane, l’iniziativa di Caritas diocesana, che ritorna domenica 28 novembre. “La nostra presenza – spiega Massetti – è ancora più importante vista la situazione che stanno vivendo molte persone. Abbiamo raccolto in media 60mila euro per ogni annualità. I nostri panificatori sono in prima linea ogni giorno per le necessità del territorio”. Un centinaio gli imprenditori coinvolti. Nonostante i sacrifici, anche durante la pandemia, come testimonia Ruggero Guagni, presidente Panificatori di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale Brescia, la categoria ha portato il suo contributo che non si limita alla Giornata, basti pensare all’impegno in Togo in collaborazione con il panificio Dangolini di Piancogno.
Il ricavato della Giornata sarà destinato al nuovo Rifugio: la Caritas Diocesana ha valutato la necessità di una nuova sede, più vicina all’idea di casa come conferma Marco Danesi (vice direttore di Caritas Diocesana), conforme alla nuova finalità organizzativa h24, tanto più alla luce della trasformazione degli ambienti dell’ex Seminario Vescovile in Campus Universitario. Nel 2020, complice la pandemia, il Rifugio Caritas ha riconfigurato il proprio intervento: da servizio di accoglienza notturna si trasforma in struttura polifunzionale aperta anche nelle ore diurne. Un’apertura h24 che comporta, oltre a un aumento dei costi di gestione e di sanificazione, una riorganizzazione del personale dipendente (dell’associazione Casa Betel e, a supporto, della cooperativa Kemay), anche a integrazione della riduzione cautelativa del numero dei volontari e una riprogettazione delle attività, dei tempi e degli spazi. E proprio la combinazione inedita di “spazi confinati” in “tempi dilatati”, inedita per tutti e per i senza dimora in particolare, è foriera di proposte ludico-ricreative, ma anche di attività occupazionali volte a valorizzare le competenze degli ospiti e le possibilità di riattivazione lavorativa e sociale degli stessi.
Sono trascorsi quasi 10 anni da quando, nel dicembre 2012, presso l’oratorio della parrocchia della Cattedrale veniva aperta una emergenza freddo maschile, in collaborazione con l’Associazione San Vincenzo, l’associazione Casa Betel 2000 onlus e la parrocchia della Cattedrale. Nell’aprile 2013 il Rifugio Caritas per l’Emergenza freddo si trasferì, raddoppiando i posti a disposizione da 20 a 40, in via Moretto (ex Ospedale Sant’Orsola), grazie alla disponibilità a “farsi progetto” rispetto alle necessità dei “senza tetto” da parte dell’Ordine dei Fatebenefratelli e della Fondazione Poliambulanza. Nel 2015, venendo meno la disponibilità degli ambienti di via Moretto, successivamente destinati all’accoglienza dei richiedenti asilo, il Rifugio Caritas trovò una nuova collocazione presso gli ambienti dell’ex Seminario vescovile (in via Garzetta a Mompiano). Oggi il Rifugio accoglie 21 persone, complessivamente nel 2021 sono state accompagnate 46 persone: il 50% sono italiane e il 50% di origine straniera. Non ci sono solo i “classici” senza fissa dimora che troviamo tra gli utenti, ma anche persone, che ogni giorno, escono per andare a lavorare ma che, evidentemente, per una serie di circostanze negative hanno perso tutto quello che avevano. Hanno storie diverse da raccontare. Molti sono disorientati. Tanti hanno bisogno anche di un’assistenza sanitaria.