Il lavoro desiderabile
Due serate di approfondimento con i sindacati e con gli imprenditori e la Messa presieduta dal Vescovo
In occasione della festa del primo maggio, la Diocesi con l’Ufficio per l’impegno sociale torna a interrogarsi sul lavoro e lo fa con tre appuntamenti in Valsabbia. Sarà anche l’opportunità per verificare lo stato di salute del mondo lavorativo valsabbino dopo la crisi e per ribadire l’importanza di mettere al centro del ciclo produttivo la persona.
A cinque mesi di distanza dalla 48ª edizione delle Settimane Sociali, che si è tenuta a Cagliari, la Chiesa italiana vuole, infatti, proseguire e rilanciare l’individuazione e la condivisione di modelli, esperienze, buone pratiche di lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale. Non è un percorso facile, ma non mancano appunto dei buoni esempi in Italia testimoniati e ripresi anche nel docufilm “Il lavoro che vogliamo” di Andrea Salvadore, consultabile su You Tube. Ci sono tante realtà che sono riuscite a ripartire e a promuovere un’economia virtuosa, valorizzando anche gli stessi lavoratori.
Gli approfondimenti. Il primo (“Incontro pubblico con il mondo sindacale) è in programma venerdì 13 aprile alle 20.30 presso la sede della biblioteca di Vobarno: oltre a Enzo Torri, direttore dell’Ufficio diocesano, intervengono Silvia Spera, Alberto Pluda e Mario Bailo rispettivamente segretari generali
Cgil, Cisl e Uil Brescia. Nella seconda serata (venerdì 20 aprile sempre alle 20.30 ma nella sede della Comunità montana di Nozza) si confrontano Enzo Torri e Giuseppe Pasini, presidente dell’Associazione industriale bresciana: si parlerà di imprenditori e di lavoratori autonomi.
La celebrazione eucaristica. Il primo maggio il vescovo Pierantonio presiede alle 16 la celebrazione eucaristica presso la sede della Fondital in via Cerreto 40 a Carpeneda di Vobarno.
