I ragazzi bresciani pronti all'incontro col Papa
Sono tante le parrocchie che il 18 aprile scenderanno a Roma per l'incontro che papa Francesco ha voluto con gli adolescenti, il primo in presenza dopo la pandemia
Sono oltre 53mila, e tra questi anche tanti bresciani, gli iscritti al pellegrinaggio degli adolescenti che, il 18 aprile, incontreranno Papa Francesco in piazza San Pietro. Arriveranno da tutta Italia per vivere un’esperienza di comunione fraterna e di fede: ci saranno gruppi parrocchiali, associativi e dei movimenti, guidati dai loro vescovi e accompagnati da educatori, sacerdoti, religiose e religiosi.
Sarà il primo incontro del Papa in Vaticano con i ragazzi italiani dopo la lunga sosta dovuta alla pandemia “ed è significativo – afferma don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg) – che si svolga il giorno dopo la Pasqua, la festa che dà origine alla fede, infonde speranza ed è simbolo di rinascita”. Don Falabretti è certo: “il 18 aprile in piazza saremo molti di più. Siamo stati travolti dall’entusiasmo di questi adolescenti. Per loro abbiamo fatto preparare da artigiani di Deruta delle croci fatte a mano, dei pezzi unici, come unici sono questi ragazzi. Piazza san Pietro sarà stracolma e arriveremo fino a via della Conciliazione”.
Ma per il sacerdote non è una questione di numeri, tutt’altro: “I ragazzi avevano veramente voglia di partecipare, il loro è un entusiasmo contagioso. In alcune diocesi in due giorni hanno riempito interi bus. Si sobbarcheranno ore e ore di viaggio per stare con il Papa e pregare con lui. Si tratta di ragazzi che non è detto frequentino tutte le messe e processioni nella propria parrocchia. Eppure hanno scelto di starci, partendo già dalla sera di Pasqua per incontrare il Papa”.
Un segnale che, per don Falabretti, contrasta con “quanto in questi mesi abbiamo udito sulla Chiesa. Più di qualche De Profundis, che è tutta da cambiare, che tante cose sono da buttar via. La risposta che giunge da questi giovanissimi dona speranza e dice che la Chiesa c’è ancora. Anche grazie a tanti educatori e adulti che ci credono fino in fondo”.
“Questo desiderio di fare un incontro con gli adolescenti – rivela il responsabile del Snpg – nasce inizialmente all’interno di una Consulta nazionale di Pastorale giovanile di tre anni fa. C’eravamo accorti che la partecipazione alla Gmg di ragazzi troppo piccoli non era semplice perché è difficile tenere insieme un adolescente di 14 anni e un giovane di 28. Si pensò, quindi, ad una esperienza intermedia che preparasse gli adolescenti alla Gmg. Un secondo motivo è venuto poi con il progetto ‘Semi divento’ dedicato agli adolescenti e promosso insieme all’Ufficio Catechistico Nazionale e all’Ufficio Nazionale per la pastorale della famiglia. Lo abbiamo pensato per sostenere le comunità ecclesiali nell’accompagnamento degli adolescenti, come un itinerario dedicato alla rilettura del tempo della pandemia, durante il quale gli adolescenti hanno veramente sofferto essendo una fascia d’età particolarmente esposta a tutto ciò che è accaduto. La scelta di accogliere l’invito di Papa Francesco a Roma per pregare è anche l’espressione del loro desiderio di tornare a fare esperienza insieme. E non stiamo parlando di una finale di calcio o di un mega concerto. La presenza e l’interazione sui social ai ragazzi non basta più. Decidendo di partecipare hanno operato una scelta in controtendenza”.
“Ora ci attende una sfida – conclude don Falabretti – rimandare i nostri ragazzi a casa con una bella esperienza sulle spalle. E chissà se dopo questo incontro non salga anche la voglia di andare a Lisbona per la Gmg di agosto 2023”.
A fare da filo rosso al pomeriggio in piazza San Pietro saranno le parole del capitolo 21 del Vangelo di Giovanni e, in particolare, l’invito rivolto da Gesù a Pietro: “Seguimi” che dà il titolo all’evento, preceduto dal segno grafico # che “fa riferimento a quella ricerca personale che si rinnova nella comunione dei fratelli e delle sorelle con il Padre”. Anche il logo, tanti cerchi azzurri di diverse dimensioni a comporre un pesce, con la croce al posto dell’occhio, “è un richiamo all’unità e all’appartenenza a Cristo”.
Da Brescia i gruppi muoveranno nella primissima mattinata di lunedì 18 aprile, in modo da poter essere puntuali in piazza San Pietro per l’incontro che dopo la Recita del Regina Coeli con il Papa, proporrà un tempo di animazione e di prove dei canti. Alle 17.30 l’arrivo di Papa Francesco che presiederà la Veglia di preghiera e offrirà alcuni spunti di riflessione a partire proprio dal brano evangelico di Giovanni. L’incontro si concluderà alle 19 con la Professione di fede.