I Nobel della missione
Il 19 ottobre, dalle 9.30, si tiene al Polo Culturale di via Bollani la ventinovesima edizione del Premio Cuore Amico
Il 19 ottobre, dalle 9.30, si tiene al Polo Culturale di via Bollani la ventinovesima edizione del Premio Cuore Amico. Istituito dall’Associazione Cuore Amico Fraternità Onlus nel 1990, per valorizzare la grande opera di evangelizzazione e impegno sociale svolta dalla Chiesa a favore dei poveri, il “Nobel missionario” destina complessivamente ogni anno 150mila euro a tre missionari, religiosi e laici, che vengono premiati per la loro attività nel mondo. Quest’anno, in omaggio al mese missionario straordinario indetto da papa Francesco, i missionari premiati non sono tre ma cinque! Infatti, oltre a una laica dell’Etiopia e a un sacerdote dell’Operazione Mato Grosso in Perù, per la sezione “religiose”, l’Associazione Cuore Amico Fraternità Onlus darà un riconoscimento speciale a una piccola congregazione missionaria che fa grandi cose nel mondo, attraverso due consorelle che operano in Kenya e in Georgia.
I premiati 2019 sono: don Ernesto Sirani, sacerdote appartenente al Movimento Operazione Mato Grosso che, dal 1975, si adopera per i campesinos peruviani sulla Cordillera Blanca; suor Nadia Monetti e suor Loredana Monetti, delle Piccole Figlie di San Giuseppe, attive rispettivamente in Kenya a sostegno di bambini orfani e ammalati di Aids, e in Georgia con diverse opere che accolgono persone senza fissa dimora e anziani soli e Almea Bordino, missionaria laica residente in Etiopia, che ad Addis Abeba si occupa di malati e bisognosi, senza tetto e ragazzi di strada. A loro si unisce da quest’anno, inoltre, un ulteriore premio voluto dall’Associazione Carlo Marchini Onlus che ha deciso di unirsi a Cuore Amico premiando con 10mila euro un missionario vicino alle proprie finalità istituzionali (sostegno dell’infanzia in Brasile). Il premiato è il sacerdote salesiano don Roberto Cappelletti per l’impegno evangelico a favore di bambini e ragazzi delle comunità indigene di Iauaretê, area remota posta sulle rive del Rio Negro nell’Amazzonia brasiliana. Nel corso della cerimonia verrà infine presentato il libro “Don Mario Pasini, una Chiesa in uscita”, che ripercorre vita e gesta del fondatore di Cuore Amico in una pubblicazione curata da Michele Busi, giornalista pubblicista e studioso di storia bresciana.
Ernesto Sirani
Ernesto Sirani, classe 1945, sogna la missione da quando, ragazzino, ascolta i racconti della prima spedizione dell’Operazione Mato Grosso, nel 1967. Diventa sacerdote salesiano nel 1975 e, finalmente, nel 1981 gli viene dato il permesso di andare sulle Ande del Perù, nella parrocchia di Jangas, a nord di Huaraz, di cui fanno parte 30 villaggi campesinos sparsi sui fianchi delle Cordigliere Blanca e Negra. Da allora si occupa di portare la fede tra gli indios quechua. A loro ha dedicato tutta la sua missione, adoperandosi per la loro crescita umana e spirituale.
Suor Nadia Monetti
Suor Nadia Monetti (nella foto), della congregazione delle Piccole Figlie di San Giuseppe è dal 1993 in Kenya, sulle montagne dell’Ithanga dalla missione di Ndithini. Qui viene a contatto con le frequenti carestie e con la povertà estrema della popolazione. Le morti di bambini per fame, per Tbc e per Aids la spingono a offrire medicine, cibo, scuola. Apre a una casa per bambini ammalati di Aids e un dispensario e una scuola. Con quanto riceverà da Cuore Amico vuole acquistare dei pannelli solari e terminare una scuola nella baraccopoli di Mukuro, alla periferia di Nairobi.
Suor Loredana Monetti
Suor Loredana Monetti, delle Piccole Figlie di San Giuseppe, opera dal 1996 in Georgia, nella cittadina di Kutaisi, dove ha incontrato e aiutato tante forme di povertà. Anche se il quadro complessivo della Georgia è oggi in via di miglioramento, ci sono molti che non hanno il necessario per una vita dignitosa. Per questo suor Loredana utilizzerà la somma del premio per assistere chi viene accolto nel dormitorio “Cuore Amico” e nella “Casa della Speranza” per alcool-dipendenti aperta nel 2005 nella città di Batumi.
Almea Bordini
Almea Bordini nasce in Etiopia, ad Asmara, nel 1967. Terminati gli studi comincia a lavorare come ristoratrice. Dopo un periodo di riflessione profonda, nel 2002, animata dal desiderio di servire il Signore attraverso i poveri, apre ad Addis Abeba il Centro Caritativo San Giuseppe, per chi vive in condizioni di assoluta marginalità. L’ultima sfida di Almea è riuscire a reintegrare nella società i ragazzi di strada e accogliere un centinaio di ragazze madri con i loro bambini. Sta lavorando alla ristrutturazione un edificio, convinta che nessuna sfida sia impossibile.