I migranti e la fede
“Di generazione in generazione. La trasmissione della fede nelle famiglie migranti” è il titolo del convegno in programma il 15 marzo in Cattolica
“Di generazione in generazione. La trasmissione della fede nelle famiglie migranti”. È questo il titolo del convegno in programma venerdì 15 marzo, dalle 15 alle 18, nell’aula magna “Tovini” di via Trieste. Dopo l’introduzione di don Roberto Ferranti, interviene Maddalena Colombo (nella foto), direttrice del Cirmib, su “I migranti e la religione: quali impatti nella società di accoglienza?”. “La trasmissione della fede nelle famiglie migranti: i risultati della ricerca dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo di Milano” vengono presentati da Fabio Introini, docente di Sociologia della Convivenza Interetnica all’Università Cattolica. Padre Aldo Skoda Pashkja (Scalabrini International Migration Institute, Centro Studi Emigrazione Roma) si sofferma su “Mediazione culturale e figli dei migranti: sfide e opportunità di integrazione”.
L’obiettivo. L’evento mira ad approfondire il tema della trasmissione della fede nelle famiglie migranti. Si tenterà di comprendere quale sia il rapporto dei figli dei migranti con la fede e, in particolare, cosa rappresenta la fede loro, come la vivono nel nuovo contesto, ed in che modo si relazionano con la tradizione ereditata dai loro padri. Durante il convegno verrà presentato il volume di Bichi, Introini e Pasqualini “Di generazione in generazione. La trasmissione della fede nelle famiglie con background migratorio” (ed. Vita e Pensiero); raccoglie i risultati dell’indagine realizzata dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo di Milano con la collaborazione di Fondazione Migrantes e degli Uffici Migranti delle diocesi lombarde. L’indagine qualitativa è stata svolta intervistando 149 persone residenti in Lombardia di fede cattolica, ortodossa, evangelica, buddista, induista, musulmana e sikh. In particolare, sono stati intervistati in profondità giovani di età compresa tra i 18 e 29 anni, i loro genitori e i principali leader delle comunità religiose di appartenenza. Per gli adulti intervistati l’esperienza migratoria non solo non ha fatto perdere loro la fede, ma ha addirittura aumentato l’attaccamento ad essa, rinforzandola.