Coronavirus: funerali senza Messa
Disposizioni per le parrocchie della Diocesi di Brescia a seguito del DPCM dell’8 marzo 2020, in particolare per le esequie. Le indicazioni del Vicario generale, mons. Gaetano Fontana sono in vigore fino al 3 aprile 2020, salvo comunicazioni contrarie
Cari sacerdoti e fedeli della diocesi di Brescia,
Mi preme dare alcune indicazioni a fronte del nuovo decreto che estende alla Lombardia nuove misure per fronteggiare l’emergenza Covid-19. In particolare ciò che concerne la celebrazione dei funerali nelle parrocchie della nostra diocesi.
Il nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dell’8 marzo 2020 così recita: “L’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro di cui allegato 1 lettera d). Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri. Pertanto si dispone quanto segue.
Circa le esequie
- Le veglie funebri con convocazione pubblica presso la casa dei defunti, nelle case del commiato e presso gli obitori sono sospese.
- Quando la salma è ricomposta il ministro ordinato si rechi presso il defunto per una benedizione e una preghiera.
- Il parroco avvisi per tempo la famiglia delle disposizioni attuali e se ne dia adeguata comunicazione negli annunci di morte predisposti onde evitare spiacevoli inconvenienti.
- Il feretro venga portato direttamente al cimitero dove si celebri il breve rito della sepoltura come previsto dal rituale delle Esequie senza la celebrazione della Messa.
- I cortei funebri a piedi verso il cimitero sono sospesi
- Anche durante la benedizione al cimitero, prima della sepoltura, si raccomandi agli eventuali presenti il rispetto delle distanze imposte dalla normativa.
- Nel caso in cui la salma vada alla cremazione la benedizione avvenga nel luogo e al momento della partenza del feretro.
- La Messa esequiale sarà concordata con la famiglia a tempo opportuno al termine dell’emergenza.
In particolare per le esequie di affetti da Covid-19
- La visita alla salma è vietata dall’autorità sanitaria. Pertanto è sospesa oltre alla veglia funebre anche la benedizione del defunto.
- Il feretro venga portato direttamente al cimitero dove si celebri il breve rito della sepoltura come previsto dal rituale delle Esequie senza la celebrazione della Messa.
- Anche durante la benedizione al cimitero, prima della sepoltura, si raccomandi agli eventuali presenti il rispetto delle distanze imposte dalla normativa.
- Nel caso in cui la salma vada alla cremazione la benedizione avvenga nel luogo e al momento della partenza del feretro.
- La Messa esequiale sarà concordata con la famiglia a tempo opportuno al termine dell’emergenza, soprattutto tenuto conto del fatto che spesso i parenti stretti del defunto sono in regime di quarantena.
Circa gli altri sacramenti e le attività parrocchiali e oratoriane
- Resta in vigore tutto quanto precedente disposto dai Vescovi lombardi nel comunicato del 6 marzo scorso: “Fino a nuova comunicazione è sospesa l’Eucarestia con la presenza dei fedeli”, come pure l'indicazione di evitare sia per i sacerdoti che per i ministri straordinari della comunione la visita agli ammalati per la comunione del primo venerdì del mese.
- E’ sospesa la celebrazione dei battesimi e dei matrimoni.
- E’ confermata la disposizione di chiusura degli oratori, dei bar, delle sale della comunità, delle attività sportive e aggregative: “Per quanto riguarda i nostri oratori, sentito il parere degli organismi pastorali preposti, - così dicevano i Vescovi lombardi - confermiamo la sospensione delle attività e la chiusura degli spazi aperti al pubblico”.
- Per quanto concerne il sacramento della riconciliazione è preferibile non utilizzare confessionali, ma luoghi più ampi come la sacrestia o ambienti adiacenti la chiesa. Per la confessione nei banchi si tenga la distanza di almeno di un metro, a condizione che sia possibile garantire la dovuta riservatezza del sacramento.
Il nuovo Dpcm dell’8 marzo 2020 è in vigore da oggi al 3 aprile compreso e fino a quella data dispone in tutta la Lombardia e altre 14 provincie anche la chiusura delle scuole.
Ci atteniamo a questa data salvo comunicazioni contrarie.
Ringrazio per la preziosa collaborazione soprattutto i sacerdoti. Conto sul loro senso di responsabilità. La situazione sanitaria è tale da richiedere un rispetto rigoroso delle indicazioni. Esprimo vicinanza a tutti in particolare alle famiglie colpite in queste settimane da un lutto a cui sappiamo di chiedere, a salvaguardia della salute, un ulteriore sacrificio. Prego per loro e per i loro cari defunti perché il Signore della vita li accolga nella sua pace. Continuano a camminare nel deserto, ma non temiamo, Dio non ci abbandona.